domenica 2 aprile 2017
La regola dei pesci
I pesci riescono a muoversi in branco, tutti insieme nello stesso momento, cosa che può avvenire solo avendo fiducia nei movimenti degli altri seguendoli armonicamente; Proprio alla regola dei pesci si è ispirato Giorgio Scianna nello scrivere questo libro di fantasia, basato però come egli sottolinea su un sentimento di angoscia reale.
Quando a settembre le lezioni al liceo Tommaseo riprendono, i 4 banchi della quinta c sono inesorabilmente vuoti perchè Ivan, Roberto, Lorenzo e Anto, sono scomparsi senza lasciare traccia dopo la loro vacanza estiva in Grecia; Mentre genitori, insegnanti e compagne di classe sì perchè su 21 ragazze loro erano gli unici maschi si affrettano a cercarli con l'aiuto di un esponente dell'ambasciata italiana oltre che naturalmente della polizia, solo uno di loro decide di fare ritorno, chiudendosi però in un mutismo inattaccabile. Hanno fatto un patto e romperlo parlando, equivarrebbe a tradire la fiducia degli altri.
Il libro si snoda in un crescendo di tensione e curiosità nel voler carpire il perchè di questi eventi ma, quando si colgono, tutto viene avvolto da una sensazione di pesante presa di coscenza su una realtà che esiste, della quale tutti però ignorerebbero volentieri l'esistenza e le ragioni che la creano.
Quando questo libro arriva ad accennare in qualche modo la soluzione senza però farci in alcun modo comprendere un finale che resta tronco e aperto ad ogni immaginazione, sulla coscienza di chi lo legge ha l'effetto di un pesante macigno che squarcia un opprimente silenzio con una parola o un racconto di troppo.
Risulta difficile dargli una definizione, collocarlo in ciò che può essere bello o brutto, ben fatto sicuramente, desta molta curiosità e voglia di capire ma quando si comprende, l'amaro in bocca è inevitabile e la curiosità lascia il posto allo sgomento, lo stesso sgomento che come si evince dalle parole dell'autore, ha provato lui per primo quando ha deciso di scriverlo provando a far luce su questa preoccupante realtà adolescenziale che tocca forse più ragazzi di quanti vorremmo e potremmo immaginare.
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