lunedì 30 dicembre 2019
la misura del tempo
Quando Jacopo Cardace viene accusato dell'omicidio di Cosimo Gaglione, la madre Lorenza, decide di chiedere aiuto ad una sua vecchia conoscenza del passato, l'avvocato Guido Guerrieri.
La misura del tempo, è un libro che insegna, senza la pretesa di farlo, forse anche inconsapevolmente.
Insegna che si dovrebbe avere il coraggio di morire giovani, lasciando un obiettivo, un talento, qualsiasi cosa quando ci rendiamo conto che non ci soddisfa più.
Insegna che i problemi, si possono risolvere anche grazie alla filosofia.
Insegna in un'ottica shakespeariana, che al dolore visogna sempre dare delle parole, per evitare che sussurri al cuore di spezzarsi.
Tra riflessioni intense e dense sulla vita e non solo, e il processo a Jacopo dove l'autore intercalerà il lettore in tutto e per tutto, non risparmiando tecnicismi che a volte possono annoiare ma che nel complesso non dispiacciono, anzi aiutano a capire e dare maggiore senso a tutta la storia. Il libro è piacevole e instilla nel lettore la voglia di proseguire per capire, in un'altalenarsi tra un senso di giustizia e ingiustizia per ciò che legge, per come si svolgono i fatti etc.
Credo che l'autore, Gianrico Carofiglio, non abbia nulla da invidiare alla letteratura straniera che si occupa di questo genere, un libro da leggere per gli amanti dei gialli e per chi non disdegna conoscere un po' come si svolgono i processi e la legge.
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