lunedì 10 agosto 2020

12 rose a settembre

Mi chiamo Flor, ho 11 anni, e sono qui perchè penso che mio padre ammazzerà mia madre. e con queste parole, in maniera diretta e senza preamboli, che si apre un nuovo libro che da vita a uno dei nuovi personaggi di Maurizio De Giovanni. compare così nel suo primo romanzo interamente dedicatole, Gelsomina Settembre detta Mina, che fa l'assistente sociale nella non facile realtà dei quartieri spagnoli a Napoli. ex moglie di un magistrato, Mina ha lasciato una vita ricca e agiata per seguire la sua vera passione, aiutando chi ha bisogno, come la piccola Flor che in una mattina come tante si presenta al consultorio dove Mina lavora per chiederle aiuto, con lei c'è Domenico Gammardella denominato chiamami Mimmo, ginecologo dal bellissimo aspetto per il quale molte donne, amano andare a farsi visitare, o a fargli visita. Ritengo per l'ironia non per questo leggera di cui il romanzo è impregnato, l'umanità e la delicatezza nel trattare anche temi non facili, questo libro il più bello di Maurizio De giovanni, scrittore che a mio avviso, potrebbe essere assieme al Rocco Schiavone di Antonio Manzini, un degno erede di Camilleri. il libro scorre piacevolmente e coinvolge il lettore, deliziandolo e talvolta sconvolgendolo con i suoi innumerevoli e spesso divertenti colpi di scena. Come per i bastardi di PizzoFalcone e il commissario Ricciardi, altri libri noti di Degiovanni, anche Mina settembre farà la sua apparizione sul piccolo schermo interpretata da Serena Rossi, per una serie in sei episodi tratti da 12 rosea settembre e personalmente, non vedo l'ora di confluire volti, voci e suoni, ai personaggi e all'intreccio di storie che ho molto amato, anche se dovremo ancora attendere il 2021, nell'attesa, buona lettura.