giovedì 5 maggio 2011
Punti.
Punti. di vista, di riferimento, che si dissolvono come sabbia sollevata dal vento. In un giorno qualunque, a ricordarci che infondo tutti possono essere chiunque e nessuno in particolare. Importanti solo perchè in questa vita si ha bisogno di azzionare con qualcuno il meccanismo dei sentimenti, per vivere almeglio gioie, momenti sereni o turbamenti. Punti, di svariate situazioni, alle quali vorremmo trovare soluzioni. Senza renderci conto che spesso, dovremmo lasciare che la vita faccia il suo corso. senza risolvere niente ma abbandonarci al fato, e non stare in cerca di un perenne risultato, che renda diverso o migliore il nostro operato. Vivere andando avanti, con la consapevolezza che di momenti belli e non, ne esistono tanti. Ma niente è eterno e tutto passa, scandito dal quotidiano, è anche il momento più bello diviene spesso solo un ricordo lontano.
martedì 3 maggio 2011
Incrediradio e il resto.
Nel pubblicare questo post, potrei incorrere in un solo rischio. Quello di scrivere all'infinito per un pò. Si perchè, cercare di esprimere a parole la miriade di emozioni che costituisce fare radio dagli inizi ad ora, sembrerebbe davvero impossibile, e se è vero che niente è impossibile, di sicuro è un'ardua impresa. Innanzi tutto, intraprendere per passione, gioco, o lavoro il "mestiere" di speaker, che credo anche quando lo si faccia per lavoro di fatto resta sempre la cosa più bella e coinvolgente che si possa fare se si amano la musica è il contatto con la gente. Tutto questo, ti mette a confronto con altre persone, altre amicizie. Sono però legami ben diversi da quelli che instauri sui banchi di scuola, o in qualsiasi altro contesto di vita. Ti ritrovi ad interagire con gente che ha nel cuore la tua stessa passione, gente a cui nelle vene scorre il tuo stesso sangue... Quello della musica. e la voglia di trasmettere alla gente anche i propri pensieri, portando in onda un pò di se. Nella speranza di fare compagnia a chi ascolta, di essere un momento di svago nei giorni bui, divenendo così anche uno svago a se stessi. Per me che sono nonvedente, fare radio specie agli inizi, in un'età pre adolescenziale, che è già difficile per chiunque, ha significato sparire, annullarmi dietro quel microfono, senza che nessuno sapesse nulla di me. Divenire invisibile, dando libero sfogo solo alla mia voce che forse, è la cosa più importante in un mondo dove pochi ormai sanno ascoltare e soprattutto ascoltarsi. Mi ha anche dato la possibilità di costruire legami che seppur arrestati dai diversi percorsi di vita a cui ognuno di noi è spesso costretto, però non sono mai cambiati nel tempo ritrovandosi solo ancora più intensi e forti rispetto a come erano rimasti. Ho iniziato per gioco e adesso, mi sono ritrovata sempre giocando, perchè questo è lo spirito con cui vivo la mia vita, a realizzare il sogno di una radio tutta mia. Se dovessi ancora continuare a parlare di cosa significa, ha significato e significherà fare radio, non basterebbe l'intero blog, e ancora meno basterebbe la nottata che mi appropinguo a vivere mentre scrivo. Mi limiterò dunque a parlarvi di incrediradio, di cui avevo già parlato in precedenza, ma alla quale da qualche settimana a questa parte, ho apportato delle modifiche, comprese quelle per poterla ascoltare. Si tratta di una radio amatoriale, senza scopo di lucro. Per questo durante la messa in onda dei programmi non vi sono spot o news che ne interrompono il corso. Incrediradio, che già dal nome rimanda piùomeno allo spirito della radio, fatta dalle interazioni di chi ascolta, non prevede alcun genere musicale. è senza pretesa alcuna, un luogo virtuale dove l'utente può sentirsi libero di decidere cosa ascoltare, come col telecomando della tele seduto sul proprio divano. Potrete trovarla in onda tutti i pomeriggi all'indirizzo http://yncrediradio.altervista.org/ a partire dalle 17:00 alle 19:00 e nel corso degli orari appena indicati, apprenderete quelli serali. Il tutto, sempre salvo impegni naturalmente. La radio si avvale di un contatto skype incrediradio, e di uno msn incrediradio@hotmail.it con i quali gli utenti possono scrivere durante le dirette. In oltre, su facebook è presente il gruppo e accedendo per iscrivervi, e possibile previa richiesta d'amicizia, chattare in onda. A questo punto, non mi resta altro che augurarvi un buon ascolto da incrediradio, una radio... da non credere!
Sguardi.
Sguardi. Diversi di ogni tipo, per ogni situazione. Sguardi che catturano frutto di un'attrazione. Sguardi cattivi, taglienti come lame. Sguardi che fanno male, sguardi che invece fanno
sentire speciale. Come quello dipinto sul volto di chi ci ama, e ci ha scelto tra mille altri esseri umani. Sguardi attoniti, persi nel vuoto. Vissuti nell'assenza di una vita che nessuno ha mai appagato, convinti che nella follia ogni disagio possa essere colmato. Sguardi colmi di sogni e speranze come quelli dei bambini, o di chi per vivere ha dovuto lasciare la propria terra. Sguardi che si spengono all'arrivo in quei posti lontani, dove trovano un nuovo rifiuto. Tanto da far spegnere sogni e speranze, che lasciano posto ad uno sguardo smarrito, umiliato, perso. Rendendo quello spettro di una nuova vita molto diverso da ciò che avevano immaginato, e nei loro occhi la consapevolezza che niente è simile a quello che avevano sognato. Sguardi. Che per essere compresi non occorre guardarli, ma solo provare a capirli. Cercando di scrutare quel mondo che in uno sguardo sicela, ricordando che anche il silenzio spesso si svela. Senza parole, ma in un semplice gesto. Ma solo a pochi dotati della giusta sensibilità, e dato di capire tutto questo!
sentire speciale. Come quello dipinto sul volto di chi ci ama, e ci ha scelto tra mille altri esseri umani. Sguardi attoniti, persi nel vuoto. Vissuti nell'assenza di una vita che nessuno ha mai appagato, convinti che nella follia ogni disagio possa essere colmato. Sguardi colmi di sogni e speranze come quelli dei bambini, o di chi per vivere ha dovuto lasciare la propria terra. Sguardi che si spengono all'arrivo in quei posti lontani, dove trovano un nuovo rifiuto. Tanto da far spegnere sogni e speranze, che lasciano posto ad uno sguardo smarrito, umiliato, perso. Rendendo quello spettro di una nuova vita molto diverso da ciò che avevano immaginato, e nei loro occhi la consapevolezza che niente è simile a quello che avevano sognato. Sguardi. Che per essere compresi non occorre guardarli, ma solo provare a capirli. Cercando di scrutare quel mondo che in uno sguardo sicela, ricordando che anche il silenzio spesso si svela. Senza parole, ma in un semplice gesto. Ma solo a pochi dotati della giusta sensibilità, e dato di capire tutto questo!
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