Sguardi. Diversi di ogni tipo, per ogni situazione. Sguardi che catturano frutto di un'attrazione. Sguardi cattivi, taglienti come lame. Sguardi che fanno male, sguardi che invece fanno
sentire speciale. Come quello dipinto sul volto di chi ci ama, e ci ha scelto tra mille altri esseri umani. Sguardi attoniti, persi nel vuoto. Vissuti nell'assenza di una vita che nessuno ha mai appagato, convinti che nella follia ogni disagio possa essere colmato. Sguardi colmi di sogni e speranze come quelli dei bambini, o di chi per vivere ha dovuto lasciare la propria terra. Sguardi che si spengono all'arrivo in quei posti lontani, dove trovano un nuovo rifiuto. Tanto da far spegnere sogni e speranze, che lasciano posto ad uno sguardo smarrito, umiliato, perso. Rendendo quello spettro di una nuova vita molto diverso da ciò che avevano immaginato, e nei loro occhi la consapevolezza che niente è simile a quello che avevano sognato. Sguardi. Che per essere compresi non occorre guardarli, ma solo provare a capirli. Cercando di scrutare quel mondo che in uno sguardo sicela, ricordando che anche il silenzio spesso si svela. Senza parole, ma in un semplice gesto. Ma solo a pochi dotati della giusta sensibilità, e dato di capire tutto questo!
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