martedì 10 settembre 2013
Marina
Oscar Dray ha 16 anni e spesso si sente molto solo, a causa di una famiglia che, perennemente in viaggio, lo costringe a vivere in un colleggio di Barcellona, dove l'atmosfera e cupa e a tratti soffocante. La sola cosa che da sollievo ad Oscar, sono le lunghe passeggiate dopo le lezioni. Sarà proprio in una di queste passeggiate, che si imbatterà in Marina e suo padre Germn, un incontro che lo porterà a vivere situazioni intriganti e misteriose, che cambierà per sempre la suavita e segnerà la fine della sua adolescenza. Scritto prima dell'ombra del vento e il prigioniero del cielo, in Marina Zafon ne anticipa i grandi temi e i sentimenti, che da sempre caratterizzano la sua scrittura semplice e ricca di significato. Ancora una volta verremo catapultati nelle strade di Barcellona che in ogni sua opera impariamo ad amare e conoscere sempre di più e ancora una volta ci ritroveremo ipnotizzati da una storia avvincente, misteriosa, oscura che a tratti non può non impaurire, caratterizzata però da un finale amaro e forse ingiusto, che col realismo che spesso la vita ci impone nei suoi lati più spietati, ci mostrerà che a volte, non sempre esiste il lieto fine.
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