Il libro narra la vita e la storia di una bimba, fin dai suoi primi giorni, in particolare, la storia si concentra nella notte in cui la bimba viene al mondo, con l'ansia e le attese, le perplessità e la felicità dei 2 futuri genitori, i nonni che si affannano a scegliere un nome e immaginano come potrebbe essere stringerla tra le braccia. Mentre una vita sta per iniziare, un'altra vita, quella di laika, un cucciolo di cane sta per spegnersi. "Perché quando una cosa inizia, un'altra finisce".
Un libro che cerca di raccontare con intensità e in maniera semplice, l'intreccio di vita e di morte, a cui spesso si assiste impotenti, un libro che ha un buon intento ma... Pecca nello stile di scrittura e il fatto che a nessun personaggio venga assegnato un nome reale ma solo sopra nomi o definiti in alcuni casi semplicemente bambino, bambina, ragazzo, ragazza eccetera, rende a mio avviso ancor meno fluida la comprensione di una storia che, vorrebbe e dovrebbe essere molto intensa e profonda, è a tratti riesce anche a diventarlo per le frasi che la compongono. Trattandosi del primo romanzo dell'autrice,speriamo in un prossimo ancora migliore e a parer mio un po più ordinato.
lunedì 29 settembre 2014
martedì 23 settembre 2014
appunti di un venditore di donne
Milano aprile 1978. Sono le sei di mattina, Bravo e Daytona escono da un club privato dove Daytona ha giocato tutta la notte a carte, vincendo una enorme somma di denaro. Mentre passeggiano per andare alle rispettive auto, vedono una ragazza molto carina che Bravo avvicina. Il suo nome è Carla e Bravo riesce a convincerla a passare un paio d'ore con Daytona in cambio di una discreta somma di denaro.
Anche questa volta, come sempre accade per le trame troppo complesse, ho scelto di affidarmi ad internet per riassumere questa. A differenza delle altre volte, non parlerò in maniera entusiasta di questo libro. Si tratta de sesto libro consecutivo di Giorgio Faletti che leggo e non mi dispiace averlo lasciato per ultimo, se mi chiedessero il perchè non mi è piaciuto non sapri dirlo con esattezza ma qualcosa non ha funzionato, pur trattandosi di una trama non priva di sviluppi... Forse troppi, come troppi erano i personaggi che rendevano il tutto un minestrone difficile da digerire. Nonostante tutto, anche in questo caso, proprio per i molteplici personaggi e intrighi che caratterizzano la trama, come la maggiorparte dei romanzi di Faletti, anche da questo potrebbe essere tratto un film.
Anche questa volta, come sempre accade per le trame troppo complesse, ho scelto di affidarmi ad internet per riassumere questa. A differenza delle altre volte, non parlerò in maniera entusiasta di questo libro. Si tratta de sesto libro consecutivo di Giorgio Faletti che leggo e non mi dispiace averlo lasciato per ultimo, se mi chiedessero il perchè non mi è piaciuto non sapri dirlo con esattezza ma qualcosa non ha funzionato, pur trattandosi di una trama non priva di sviluppi... Forse troppi, come troppi erano i personaggi che rendevano il tutto un minestrone difficile da digerire. Nonostante tutto, anche in questo caso, proprio per i molteplici personaggi e intrighi che caratterizzano la trama, come la maggiorparte dei romanzi di Faletti, anche da questo potrebbe essere tratto un film.
sabato 13 settembre 2014
Se potessi
Se potessi parlare col vento, gli chiederei di restituirmi almeno un frammento di quella vita o di quel passato, che il tempo per me non ha mai realmente cancellato, dimenticato o sopito, che conserva ancor un dolce profumo di infinito. Un sapore di rimpianto, per ciò che poteva essere e invece si è infranto.
Se potessi parlare con il sole, gli chiederei di ridarmi indietro quelle parole, parole che un giorno in un tempo finito, hanno trasformato tutto in un sogno perduto.
Se potessi parlare al mare, gli chiederei di farti tornare per poterti raccontare, di quanto sarebbe bello se quel sogno tornasse a vivere.
Se potessi parlare con il sole, gli chiederei di ridarmi indietro quelle parole, parole che un giorno in un tempo finito, hanno trasformato tutto in un sogno perduto.
Se potessi parlare al mare, gli chiederei di farti tornare per poterti raccontare, di quanto sarebbe bello se quel sogno tornasse a vivere.
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