giovedì 13 febbraio 2020
La vita bugiarda degli adulti
Il nuovo libro di Elena Ferrante, narra le vicende di Giovanna, anche questo libro è ambientato a Napoli e Giovanna, nella sua giovane vita adolescenziale, sperimenterà una forte dicotomia tra la Napoli snob e intellettuale dove i suoi l'hhanno fatta crescere e confinata, e quella dei quartieri e delle origini paterne, culturalmente meno avanzate, che i genitori le hanno sempre nascosto e quando, le maschere che i genitori hanno sempre portato pian piano si sgretoleranno per lasciare posto alla mal celata ipocrisia delle loro vite perfette, Giovanna faticherà non poco a capire da che parte stare, o se vuole stare da qualche parte.
Il libro parte molto bene, anche con frasi ad effetto che lo fanno apparire bello, salvo poi sgonfiarsi pian piano, impregnarsi del linguaggio sboccato e pesante a cui l'autrice ci ha abituati nelle sue storie precedenti, fino ad arrivare ad un finale assolutamente poco utile e per niente bello, anche poco elegante, per quanto celato di una delicatezza che vorrebbe essere tale, ma finisce per apparire brutta come tutto il libro, a parte la fase iniziale che, è stata l'unica cosa che mi ha invogliata a proseguire, per poi perdersi nella pesantezza dei dialoghi e delle situazioni narrate. poichè però, un parere è sempre qualcosa di molto soggettivo, è consigliata la lettura ai fini di farsi una propria e legittima opinione, in ogni caso, il parere non troppo positivo sui libri di elena Ferrante, mi viene ancora confermato da quest'ultima opera.
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