martedì 28 giugno 2011
La metafora del ciclista.
Questo post voglio rivolgerlo a quanti sono felici per le mete raggiunte, o quelle che stanno raggiungendo, ma che come un ciclista a pochi metri dal traguardo si sentono stanchi e spossati a pochi passi o metri, dalla meta ambita che la vita ha preservato per loro, o che loro hanno fatto si che la vita la stabilisse cambiandone il corso. Si dice che siamo noi gli artefici del nostro destino, e forse può pure essere vero. O più probabilmente no, si ha bisogno di pensare e credere che sia un'entità superiore a darci una mano per far sì che ogni cosa prenda questa o quella svolta nel corso della vita che viviamo. e io, direi che questa seconda ipotesi mi sembra quella più accreditata, di qualunque entità, o religione si tratti. Tornando però alla metafora del ciclista che è stanco e riesce a stento a trovare la forza di percorrere i pochi metri che lo porteranno a tagliare il traguardo, vorrei che chi leggesse queste parole magari trovandosi in una situazione di simile stanchezza, trovasse la forza di pensare di non arrendersi mai, e dopo averlo pensato, quella di mettere in pratica con ogni mezzo il modo per arrivare alla fine di ogni obiettivo ricordandosi anche, ma solo per trarne spunto ed esempio, che nella vita, ci saranno sempre persone che raggiungeranno mete e traguardi, molto più grandi e importanti di quelli che a noi sembrano insormontabili, specie nel momento in cui stiamo per raggiungerli e pensiamo di non farcela. Perchè credo che in ogni situazione, anche in quelle che ci sembrano le peggiori, anzi, per quanto possa apparire un paradosso, e proprio in quelle e da quelle che dobbiamo trarre più forza, e comprendere quanto la vita sia sempre e comunque degna di essere vissuta, bella, o brutta che sia!
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