domenica 10 luglio 2011

Per diventare uomo.

Una canzone per me stupenda, della quale solo oggi ho scoperto titolo e autore, facendo una ricerca in rete. Proprio perchè l'ho amata e ascoltata per anni, conosciuta per caso perchè era contenuta all'interno di una compilation rap allegata ad una rivista musicale. Il rapper si chiama Lyricalz, di cui fino ad oggi, non avevo mai sentito il nome. Il titolo  del brano e lo stesso  scelto da me per intitolare questo post, il testo invece: Eccolo! Spero piaccia a voi tanto quanto piace a me!



Quanti sbagli ho fatto da diventare matto quanti scleri con me stesso come tra cane e gatto mandare a fare in culo gli
amici trattarli come nemici senza sapere nemmeno le cose che dici devo pagare ogni errore pagare col sudore devo sbagliare anch'io per diventare un signore penso a gli amori che ho perso cosi' mentre passa il video dei 112 su MTV ho imparato dimenticando il passato dove anche senza un soldo non ho mollato spesso sprofondo come il Titanic perdo come gli indiani tiro fuori l'orgoglio come i siciliani con il mio compare per volare dobbiamo conquistare chiunque ci voglia fermare perche' credo in me stesso ho fiducia in me stesso per l'impegno che ho messo raggiungero' il successo so chi ringraziare per l'aiuto in questi anni so chi aiutare il grazie piu' grande va a Ronnie chi sbaglia impara chi non impara ogni cazzata nella vita la si paga cara sempre troppo cara.
Rit.:
Scusa se sbaglio ma per diventare un uomo sbagli guarda che solo da gli errori fatti che capisci scusa se sbaglio ma per diventare un uomo sbagli guarda che solo da gli errori fatti che capisci.

Tempo di bilanci le cose van bene ti lanci spesso ci tenti poi se van male t'arrangi momenti cosi' intensi che se ripensi piangi ma non ti penti sbattere la testa mille volte nello stesso posto piuttosto che stare nascosto se questo il prezzo da pagare pago se devo andare vado se devo stare resto ma in ogni caso imparo se non capisco annego se torno a galla volo ma quasi sempre non mi piego uomo tanto l'eterno bambino non abbandona il cammino e solo che il ragazzino diventa uomo primo secondo lo sfondo testa sempre lo stesso cambi dentro te stesso ma il bello che spesso nemmeno ti accorgi fin che un giorno ti alzi ti ascolti che parli allo specchio ti guardi 23 anni vivi gia' di ricordi forse no forse il passato a lasciato dei segni sui nostri volti nei nostri occhi nei nostri cuori cresciuto fra gioie e dolori di mille amori ed errori.

Rit.:
Scusa se sbaglio ma per diventare un uomo sbagli guarda che solo da gli errori fatti che capisci scusa se sbaglio ma per diventare un uomo sbagli guarda che solo da gli errori fatti che capisci.

L'uomo che no sbaglia non esiste e' triste sapere che chi ancora non lo ammette e insiste che lui non sbaglia mai che in tasca ha la verita' chi sbaglia siamo noi e nulla mai lo tentera' conosce il giusto vuole insegnarlo io non insegno intrattengo racconto e spesso cio' torto ma almeno quando mi volto fra mille stronzate scorga il volto di un uomo che e' pronto per altre mete. Quante case ho cambiato quanti amici ho cambiato cambio spesso scenario ma io non sono cambiato solo se miglioro posso raggiungere l'oro sputtanare coloro che non mi vogliono in questo lavoro se non credi in me non hai fiducia in me se non sei con me mangi la merda con me se sto sbagliando dimmi tu il perche' se no che sta sbagliando fra noi due sei te.

Scusa se sbaglio ma per diventare un uomo sbagli guarda che solo da gli errori fatti che capisci scusa se sbaglio ma per diventare un uomo sbagli guarda che solo da gli errori fatti che capisci.Per diventare un uomo devi sbagliare mille volte uomo e' dagli errori che capisci quanto vale un uomo. Per diventare un uomo devi sbagliare mille volte uomo e' dagli errori che capisci quanto vale un uomo. Per diventare un uomo devi sbagliare mille volte uomo e' dagli errori che capisci quanto vale un uomo. Per diventare un uomo devi sbagliare mille volte uomo e' dagli errori che capisci quanto vale un uomo.

sabato 9 luglio 2011

Persone.

Di persone, ne esistono tante. Quelle fantastiche, che ti fanno sentire importante e ti restano dentro, colpendo del tuo cuore proprio il centro. Quelle che ti rendono sereno, delle quali sai che difficilmente  riusciresti a fare a meno. Quelle speciali che ti rendono diverso, e della tua vita cambiano il corso rendendoti . Più sensibile, migliore o semplicemente un pò  estroverso. Quelle che invece ti fanno male ma che se ti fermi a pensare, sai che non ti potranno mai cambiare. Quelle che ti infondono coraggio, e vorresti accanto sempre lungo ogni nuovo viaggio, a tenerti la mano  inogni impresa, facendo così sembrare la tua vita un pò più in discesa .  Persone con cui affronti il quotidiano, in tutti i suoi aspetti, e sai che devi accettarne i pregi ma spesso ancor più i difetti. Persone che restano solo un caro ricordo, persone che invece fanno parte di un sordo dispiacere, anche se dentro te a loro continui ancora a tenere. Persone delle quali senti più di qualunque cosa una forte mancanza, persone  alle quali hai dato inutilmente importanza nel  bene e nel male, perchè ti hannofatto qualcosa di sbagliato, , oppure perchè ti hanno fatto sentire speciale. Con un gesto o una carezza, che ha donato alla  tua vita qualche certezza  e un pò di conforto, magari in un momento dove tutto sembrava incerto.   Di persone ne esistono di svariate categorie, ma per accettarle tutte, bisogna aprire la mente e andare al dilà di ogni pregiudizio, o di facili  inutili, e banali stereotipie!

giovedì 7 luglio 2011

Parole.

Parole vere, sincere abberranti. Parole che narrano momenti importanti. Parole taglienti, parole inquietanti. parole    che ci fanno sentire distanti,. Distanti da chi ami e vorresti accanto, ma basta una parola e ogni sentimento si dissolve come polvere al vento. Parole intense, colme d'affetto, parole che racchiudono anche un implicito rispetto. Parole ferme,  dentro un nodo in gola, che vorresti urlare. Per far capire, a chi ormai ha smesso di ascoltare; Perchè ferito , da altre parole , che hanno sciolto in lacrime ogni sentimento come fa la neve all'arrivo del sole. Parole pensate,  quasi modellate come argilla in ogni forma, che nella mente lasciano un'indelebile orma di dispiacere per tutto ciò che avresti voluto, ma non sei mai riuscito a dire. Parole pungenti,  parole urticanti, come spine, che fanno assumere al cuore l'aspetto  di un mare in confusione, preda di forti onde, parole urlate al vento ma a cui nessuno risponde a cui nessuno fa eco. Parole serene, ricche di speranza, che fanno assumere alla vita una migliore, e diversa sembianza. Più festante e spesso colorata , di chi ode   parole, che infondono una gioia in aspettata.

Solo e pensoso.

Altra opera letteraria che ho avuto modo di conoscere e  amare al liceo, e questa tratta dal canzoniere di Francesco Petrarca.



    Solo e pensoso i più deserti campi

vo mesurando a passi tardi e lenti,
e gli occhi porto
per fuggire intenti ove vestigio uman l'arena stampi.
Solitario e pensieroso i luoghi più abbandonati
vado segnando con il mio passo lento e cadenzato
e rivolgo lo sguardo, attento ad evitare
ogni luogo toccato da orma umana.
Altro schermo non trovo che mi scampi

dal manifesto accorger de le genti,

perché negli atti d'alegrezza spenti
di fuor si legge com'io dentro avampi:
Altro rifugio non so trovare che mi protegga
dall'attenzione ( indiscreta ) della gente;
< poiché > nei miei gesti privi di ogni serenità
esteriormente si intuisce come io, nell'intimo, arda d'amore:
sì ch'io mi credo omai che monti et piagge

e fiumi et selve sappian di che tempre

sia la mia vita,
ch'è celata altrui.
cosicché credo ormai che monti, pianure
fiumi, boschi conoscano di che tenore
è la mia vita, che pure è tenuta segreta agli altri.
Ma pur sì aspre vie né sì selvagge

cercar non so
ch'Amor non venga sempre

ragionando con meco, et io co·llui.

Del resto nessun angusto e solitario luogo
so trovare, in cui Amore non mi accompagni in ogni istante
parlando con me ed io con lui.

lunedì 4 luglio 2011

Perdere.

Perdere. che spesso non è soltanto il contrario di vincere. Perdere. Che quasi sempre vuoldire fingere di star bene per aver perso qualcosa a cui tenevamo. Perdere, e celare l'amarezza di una sconfitta, perdere è non far caso alla fitta che arriva dritta alcuore, quando perdi  il raggiungimento di un sogno, un obiettivo, o un amore. Perdere, che è sinonimo di ricominciare con sempre più convinzione, per tornare a sperare di vincere ogni sfida, mettendoci sempre più passione. Perdere ogni cosa ma mai il coraggio, per intraprendere ogni inizio, cercare ogni meta,  per poter poi  concludere ogni nuovo viaggio. Perdere  significa accettare e capire, che ogni cosa può cambiare e stravolgere il corso della vita, cheinfondo ha solo qualche meta prefissata, ma mai  realmente ben definita.