sabato 8 settembre 2012
10 anni fa.
10 anni fa, mi accingevo a compiere senza saperlo, quello che sarebbe stato il mio ultimo viaggio aRoma, per andare a trovare gente, che ora non fa più parte della mia vita, e conoscere altra gente, che per un breve periodo ne avrebbe fatto parte. Non so se dipenda dal fatto che 10 anni sono tanti, o che nel corso di questi 10 non ho più visitato Roma, ma oggi i ricordi di quel tempo si accalcano e affollano la mia mente, sono troppo intensi, belli, emotivamente forti per non farli fluire in qualche modo, così scelgo di scrivere per dar sfogo ai pensieri, o forse ai ricordi. Ripensare a quel viaggio mi rende felice, mi riempie di gioia, ricordare quei giorni di totale spensieratezza, profondi vissuti emotivi, relazionali, ciò che mi rattrista invece e proiettarmi nel presente, e vedere come legami che sembravano eterni si siano disciolti come neve al sole. Allora guardi la tua vita da due prospettive, come se aprissi una finestra sul passato, e sei felice per ciò che hai vissuto, per quello che hai provato, poi apri quella sul presente e ti senti smarrito, forse un pò confuso e in mente ti assalgono mille interrogativi sul perchè certe cose finiscano, perchè a volte dai molto significato a certi legami, poni aspettative che se disattese ti fanno sentire deluso, Credo che il trucco per non farsi prendere da questi pensieri sia proprio non pensarci, e capire che questa infondo e lavita, in cui tutto cambia, si evolve, e niente resta per sempre. Anche se a volte, vorremmo che ciò non accadesse. Mentre scrivo mi viene in mente una frase tratta dal libro il gatto pardo, che credo possa essere molto adatta alla conclusione di questo post.:"Se vogliamo che tutto cambi, bisogna che tutto resti comè."
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