venerdì 30 agosto 2013

Il prigioniero del cielo.

Nel dicembre del 1957, in una Barcellona che cerca di uscire dal dopo-guerra, il natale quell'anno sembra arrivare solo per i bambini che non riescono a non saper smettere di gioire e  per chi ha imparato a dimenticare. Daniel Sempere, il memorabile protagonista dell'ombra del vento e ormai sposato e dirige la libreria di famiglia accanto al padre e al fedele Fermin Romero de Torres,   con il quale ha stretto una fraterna amicizia. In una fredda mattina come tante, si presenterà al suo cospetto un uomo torvo, zoppo e privo di una mano, che acquisterà una preziosa copia del conte di Montecristo, pagandola il triplo del suo valore. Dopo averla acquistata però, la restituirà immediatamente a Daniel affinché, la consegni a Fermin con una dedica inquietante. Nel terzo capitolo della saga del cimitero dei libri dimenticati, Carlos Ruiz Zafon torna ad occuparsi di tutti i personaggi dell'ombra del vento, il primo libro che lo ha reso famoso, non tralasciando continui collegamenti  con il secondo capitolo il gioco dell'angelo, la lettura riuscirà a far immergere il lettore fino a fargli assaporare un gusto di passato, mistero,  odio, luci ed ombre che avvolgono i personaggi, nei quali chi legge, non può non sentirsi catapultato in quella dimensione. Daniel, che fino a quel momento aveva un cuore puro e pronto ad amare,  dovrà fare i conti con il sapore amaro dell'odio, e il retrogusto amaro della vendetta che forse, dovremmo aspettare l'uscita del quarto  capitolo affinché si consumi, o Daniel abbandoni l'idea per tornare ad amare. Nonostante il prigioniero del cielo si configuri come il terzo libro di una straordinaria saga, i libri possono essere letti in maniera indipendente gli uni dagli altri. La bravura di Zafon, tornerà ancora una volta a trascinarci  in una Barcellona, stupenda, stregata e maledetta, che alla fine di ogni lettura, grazie  alle sue straordinarie capacità narrative, avremo la sensazione di aver visitato e conosciuto realmente e con essa i personaggi di ogni suo libro. Da leggere tutto d'un fiato anche questa volta, per ritrovarsi a far i conti con un finale che lascerà in chi legge inquietanti e numerosi punti interrogativi, ritrovandosi desiderosi di leggere il capitolo successivo.

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