martedì 21 gennaio 2014
Potevate anche dirmelo
Elena Salvini ha 30 anni. Per ogni donna 30 anni sono una sorta di bilancio su ciò che si è fatto e che si vorrebbe ancora realizzare. In maniera ironica e divertente, Enrica Aragona racconta in questo libro le vicissitudini di chi ormai grande, forse non lo è mai troppo per sentirsi inadeguato/a, impaurito/a, sovracarico/a di fronte alle responsabilità che la vita ci chiama ad affrontare e nei confronti delle talvolta mancate aspettative che gli altri pongono su di noi, e noi su noi stessi/e. Libro che parte in sordina, con un ritmo ironico, scorrevole e fluido, ma senza troppi colpi di scena che invece, il lettore scoprirà restandone piacevolmente e inaspettatamente sorpreso nel corso della lettura. Libro che consiglio di leggere in modo particolare alle donne e soprattutto, a chi, giunta a questa fatidica età, potrà rispecchiarsi in maniera più totale rispetto agli altri. Buon libro anche per gli uomini che in qualche modo, abbiano voglia di conoscere e accostarsi con ironia l'universo femminile.
lunedì 13 gennaio 2014
Luisito
Anselma è un'anziana maestra in pensione che in una sera come tante, mentre getta i suoi rifiuti, dal cassonetto sente provenire degli strani mugolii troppo differenti da quelli di un neonato, che ormai troppo spesso passadal calore della placenta al sacchetto di un supermercato fino a giungere in un cassonetto, come pensa la stessa Anselma nell'udire quei mugolii. Quando sta per allontanarsi però, il mugolio fa ancora sentire il suo strano suono e così, la donna si avvicina ancora, fino ha scorgere le piume di un pappagallo che deciderà di prendere con se, chiamandolo Luisito. Susanna Tamaro che ancora una volta si rivela una brava scrittrice per il suo modo fluido e piacevole di raccontare e far vivere al lettore le vicissitudini dei suoi personaggi, in questo libro sottolinea come, spesso gli animali possano diventare una nuova ragione di vita per gli esseri umani, che troppo facilmente dalla vita si lasciano abbattere e piegare. Luisito è una storia d'amore, un amore sincero e puro, ben diverso e purtroppo distante, da quello che gli esseri umani sono in grado di provare, perchè gli animali, come dice Anselma soffermandosi ad analizzare questa parola, si chiamano e sono animali, in quanto possessori di un'anima che spesso l'essere umano non possiede o dimentica di possedere. O almeno, non allo stesso modo ne con lo stesso interesse nel donarsi e nel donare il proprio amore incondizionato. e privo di qualunque forma di ipocrisia o tornaconto.
mercoledì 8 gennaio 2014
La principessa di ghiaccio
Il libro si apre con il ritorno a Fjallbacka, ridente località balneeare svedese di Erica Falck, scrittrice di successo che adesso vive a Stoccolma. Erica si imbatterà casualmente nel ritrovamento del cadavere di Alexandra, sua amica di infanzia. La storia e la trama prometono bene, o forse solo la trama che inizialmente spinge il lettore ad avvicinarsi con curiosità al libro che a dispetto di quanto la trama voglia far credere, per le sue prime 100 pagine o forse oltre, scorre in maniera troppo lenta tanto da apparire a tratti noioso. Dall'autopsia sul cadavere di Alexandra, emergerà che non si è trattato di suicidio ma è stata assassinata. Sarà questo particolare ad animare il lettore, a risvegliare la sua curiosità e a spingerlo fino alla fine per conoscere l'inaspettato assassino. Come spesso capita ad un libro il cui ritmo si svolga lentamente per buona parte del suo inizio, a farsi avvincente , veloce e ricco di colpi di scena e il finale e la parte che lo precede. In sostanza è un buon libro, lettura spensierata e rilassante ma non dalle sue prime pagine. in oltre, troppi personaggi e dunque troppe trame intricate da districare, troppi nodi familiari da sciogliere. Bella anche la storia d'amore che fa da contorno al libro e che presto si rivelerà importante per tutto il seguito, trattandosi di una saga che attualmente è giunta al suo quinto capitolo e il sesto atteso per marzo 2014. Se dovessi dare un voto al libro darei un 6 pieno ma considerare Camilla Lackberg maestra del noir per questo primo capitolo della saga, mi sembra un po azzardato e devo dire, che pur avendo anche gli altri 4, non so ancora se li leggerò, proprio a causa del fatto che solitamente, uno scrittore tende a mantenere il suo stile dunque, c'è da aspettarsi che ci si ritroviin altri libri conditi da miriadi di personaggi, intrighi e trame complesse in cui immergersi per essere snodate e forse, un primo capitolo basta e avanza, senza addentrarsi troppo in tutto il resto della saga. Consiglio comunque questa lettura perchè leggere è sempre una bellissima cosa è perchè, per quanto gli altri possano dare le proprie soggettive opinioni è giusto che sia chi leggerà questa personale recensione ha farsi una propria idea, per poi decidere anche se continuare o meno a leggere gli altri capitoli che compongono la saga, o se invece scegliere di fermarsi a questo primo libro.
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