venerdì 25 agosto 2017
Un piccolo favore
Emily chiede alla sua migliore amica Stephanie di tenere suo figlio Nichy per qualche ora, dicendole che tornerà a riprenderlo verso sera.
Non è la prima volta che Stephanie le fa quel piccolo favore e dunque, accetta colentieri, anche per sentirsi utile, per la voglia che ogni essere umano ha di aiutare e cooperare con i propri simili.
Quando Emily non farà ritorno ne verso sera ma neanche dopo interi giorni e nel lago verrà ritrovato un corpo, tutto precipita e potrebbe cambiare inesorabilmente.
Un libro sapientemente inquietante e coinvolgente ma, a tratti stucchevole e pieno di sentimentalismi, seppur giusti nei confronti dei bambini protagonisti, o inerenti la difficoltà di prendere atto di tradimenti difficili da metabolizzare per chiunque.
Un libro che induce il lettore a non fidarsi di nessuno neanche nella realtàche lo circonda.
Mentre si scorrono avidamente le pagine, si vorrebbe avere la possibilità di entrare nella storia e spiegare ai personaggi più facilmente manipolabili le trame ordite alle loro spalle, invitarli a prendere atto dell'eccessiva fiducia riposta e perchè no, della loro ingenuità nel fidarsi troppo e forse indiscriminatamente.
Un libro che per la trama e gli accadimenti, potrebbe essere tranquillamente la trama di un film giallo.
Il finale resta profondamente aperto, non credo però ci sarà una continuazione.
lunedì 21 agosto 2017
Nessuno come noi
Caterina Ferretti Detta Cate, Alessandra Spagnuolo detta Spagna e Vincenzo Piscitelli detto Vince, sono tre studenti della terza liceo Ettore Majorana. Con la consueta spensieratezza che contraddistingue i sedicenni, i tre sono talmente uniti e inseparabili, che il resto della classe li chiama tre cuori in affitto, come il titolo del loro telefilm preferito. Tutto cambia quando in classe, fa il suo ingresso Romeo Fioravanti che sta per compiere 18 anni, che è molto più ricco di loro e viene fuori da un liceo privato dove è stato bocciato.
Ambientato negli anni 80, Luca Bianchini torna a regalarci con il suo stile delicato, semplice ed elegante, una storia leggera e spensierata ma per niente superficiale, in grado di coinvolgere e sconvolgere il lettore, rituffandolo piacevolmente indietro nel tempo, a quando il latte sapeva di nesquik e granturchese, o girella, a quando in tv c'era fantastico e Wanna marchi proponeva solo lo scioglipancia. Quando c'era la dolce euchessina e per telefonarsi esistevano solo i numeri fissi o al massimo le cabine a gettoni, quando per chiamare un compagno/a di classe, dovevi per forza passare prima dalle risposte dei genitori, che magari ti facevano l'interrogatorio per comprendere chi fossi e conoscerti meglio. Per chi ha vissuto tutto questo, si tratta di farsi prendere da una nostalgia piacevole, che non annoia ne rattrista, ma cattura e riavvolge piacevolmente nel caldo abbraccio di bei momenti. Un libro denso e carico di sentimenti ed emozioni, che vale assolutamente la pena di leggere.
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