domenica 29 luglio 2018
La tentazione di essere felici
Cesare Annunziata è un vecchio scorbutico, sociopatico, antipatico, spesso nevrotico che fin dalle prime righe risulta per il lettore maledettamente divertente, ma al contempo irritante per il suo fare come già detto, non esattamente dolce e conciliante.
Sveva e Dante, i figli avuti dalla moglie Caterina morta qualche anno prima, fanno fatica a relazionarsi con lui, come d'altronde lui fa fatica ad interagire col resto del mondo.
Quando incontrerà Emma, la vicina di casa che le ricorda tanto Sveva, la vita gli offrirà la possibilità di apparire per ciò che è realmente, sciogliendo il trucco di qualche maschera.
Con i suoi personaggi accattivanti e strampalati, il libro è bello, leggero e divertente ma la storia di Emma, confluisce una malinconia e una rabbia che si appiccicano addosso, non riuscendo a lasciare indifferente chi legge.
Questo libro è anche un ottimo tentativo di affrontare un tema del quale non si parlerà mai abbastanza, la violenza e i maltrattamenti subbiti dalle donne, la paura di denunciare, che sfocia troppo spesso in epiloghi non propriamente felici.
Per fortuna però, il resto della storia, confluisce spensieratezza e strappa non pochi sorrisi.
Dal libro è stato tratto anche un film liberamente ispirato, la tenerezza ma come al solito, il libro supera il film.
martedì 3 luglio 2018
Un ragazzo normale
Mimì ha 12 anni, anche se il suo modo di vivere, parlare e pensare, lo rendono più adulto e spesso incompreso agli occhi degli altri, anche e soprattutto a quelli della sua umile famiglia, che vive onestamente accontentandosi di ciò che la vita può offrire loro giorno dopo giorno, senza chiedere altro; Come il padre Rosario, che fa il portiere in un palazzo del vomero, i nonni Maria e Gennaro, la sorella Bea e mamma Loredana, tutti insieme, tutti a condividere lo spazio angusto e spesso troppo stretto della loro casa mentre Mimì, ha bisogno di evadere, volare alto, cosa che farà grazie ai libri, la scrittura e la sua mente acuta e forse troppo intelligente per quel contesto.
Ad aiutare mimì nel perseguire i propri obiettivi credendo sempre nei suoi sogni e in ciò che fa, ci penserà l'amicizia con il suo supereroe Giancarlo Siani, un giornalista venticinquenne che pagherà a caro prezzo la sua sete di verità, giustizia e voglia di credere nei propri ideali, senza fermarsi mai, il suo coraggio e la sua onestà.
L'estate del 1985, cambierà per sempre la vita di Mimì, che si troverà ad innamorarsi per la prima volta di Viola, a perdere l'amicizia di Sasà che però forse non l'ha mai capito davvero, come tutti quelli della sua età del resto, perchè a volte non è mai l'età cronologica a contare nella vita ma quella mentale.
Il libro traccia in maniera intensa, onesta e coinvolgente il percorso della vita, spensierato e spietato come solo lei sa essere, in un vortice denso e ricco di avvenimenti, che terranno il lettore incollato al libro fino all'ultima pagina, regalando unfinale bello, amaro e malinconico.
un ragazzo normale è anche un tuffo nei ricordi, tra programmi tv, film, telefilm e oggetti cult degli anni 80.
Questo libro è a parere di chi scrive, anche un inno alla libertà, all'onestà, alla cultura, all'importanza e al potere delle parole scritte, lette, dette e mai taciute, alla voglia di non fermarsi, al coraggio, all'importanza di perseguire e inseguire sogni e obiettivi, trovando la forza di non fermarsi mai, in se stessi e grazie all'aiuto di chi ci vuole bene, e supporta in ogni nostra intenzione, anche quando spesso non veniamo compresi come accadeva per Mimì e la sua famiglia, che non perdeva occasione di dimostrargli e ricordargli quanto fossero fieri di lui, anche se non sempre capivano, e temevano che quel figlio, fratello, nipote... un po' troppo scenziato ma anche troppo piccolo, potesse cacciarsi in qualche guaio, o semplicemente, non riuscivano a trovare con lui un vero e proprio punto d'incontro ma non per questo, lo amavano meno.
Un libro che riesce a fondere sapientemente fatti reali e non, che parla di normalità perchè i supereroi di tutti i giorni spesso, si riscontrano nei ragazzi normali, come proprio il titolo del libro sottolinea, per questo, lo trovo anche un inno alla normalità di tutti i giorni anche quando a volte, come nel caso di Giancarlo, ci rende eroi che hanno fatto la storia inconsapevolmente.
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