martedì 3 luglio 2018

Un ragazzo normale

Mimì ha 12 anni, anche se il suo modo di vivere, parlare e pensare, lo rendono più adulto e spesso incompreso agli occhi degli altri, anche e soprattutto a quelli della sua umile famiglia, che vive onestamente accontentandosi di ciò che la vita può offrire loro giorno dopo giorno, senza chiedere altro; Come il padre Rosario, che fa il portiere in un palazzo del vomero, i nonni Maria e Gennaro, la sorella Bea e mamma Loredana, tutti insieme, tutti a condividere lo spazio angusto e spesso troppo stretto della loro casa mentre Mimì, ha bisogno di evadere, volare alto, cosa che farà grazie ai libri, la scrittura e la sua mente acuta e forse troppo intelligente per quel contesto. Ad aiutare mimì nel perseguire i propri obiettivi credendo sempre nei suoi sogni e in ciò che fa, ci penserà l'amicizia con il suo supereroe Giancarlo Siani, un giornalista venticinquenne che pagherà a caro prezzo la sua sete di verità, giustizia e voglia di credere nei propri ideali, senza fermarsi mai, il suo coraggio e la sua onestà. L'estate del 1985, cambierà per sempre la vita di Mimì, che si troverà ad innamorarsi per la prima volta di Viola, a perdere l'amicizia di Sasà che però forse non l'ha mai capito davvero, come tutti quelli della sua età del resto, perchè a volte non è mai l'età cronologica a contare nella vita ma quella mentale. Il libro traccia in maniera intensa, onesta e coinvolgente il percorso della vita, spensierato e spietato come solo lei sa essere, in un vortice denso e ricco di avvenimenti, che terranno il lettore incollato al libro fino all'ultima pagina, regalando unfinale bello, amaro e malinconico. un ragazzo normale è anche un tuffo nei ricordi, tra programmi tv, film, telefilm e oggetti cult degli anni 80. Questo libro è a parere di chi scrive, anche un inno alla libertà, all'onestà, alla cultura, all'importanza e al potere delle parole scritte, lette, dette e mai taciute, alla voglia di non fermarsi, al coraggio, all'importanza di perseguire e inseguire sogni e obiettivi, trovando la forza di non fermarsi mai, in se stessi e grazie all'aiuto di chi ci vuole bene, e supporta in ogni nostra intenzione, anche quando spesso non veniamo compresi come accadeva per Mimì e la sua famiglia, che non perdeva occasione di dimostrargli e ricordargli quanto fossero fieri di lui, anche se non sempre capivano, e temevano che quel figlio, fratello, nipote... un po' troppo scenziato ma anche troppo piccolo, potesse cacciarsi in qualche guaio, o semplicemente, non riuscivano a trovare con lui un vero e proprio punto d'incontro ma non per questo, lo amavano meno. Un libro che riesce a fondere sapientemente fatti reali e non, che parla di normalità perchè i supereroi di tutti i giorni spesso, si riscontrano nei ragazzi normali, come proprio il titolo del libro sottolinea, per questo, lo trovo anche un inno alla normalità di tutti i giorni anche quando a volte, come nel caso di Giancarlo, ci rende eroi che hanno fatto la storia inconsapevolmente.

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