domenica 17 febbraio 2019

La bambina nel buio

16 agosto 1985, Paolo e Manuela Zanca, ricchi imprenditori molto snob, si apprestano a festeggiare sfarzosissimamente i loro 20 anni di matrimonio con i loro amici, più ricchi e soprattutto più snob di loro. Le feste alla villa del terraglio in Veneto, sono due, una per gli adulti, e una per i bambini con tanto di dj. Al termine dei festeggiamenti però, Moreschina, figlia undicenne dei padroni di casa, scompare nel nulla e le ricerche in ogni dove e fatte da chiunque, non porteranno a nessun risultato. Nel 2017 Emma, una ragazza inglese con un passato non facile alle spalle e una vita da ricostruire, su consiglio della madre va a trovare il conte Briani a Venezia, vecchio amico dei genitori. emma conoscerà il commissario Alfio Mancuso, con il quale oltre ad un sentimento nascente, proveranno a fare luce sulla vicenda della bambina scomparsa, che trent'anni prima sconvolse e travolse gli Zanca. Il libro, scritto da Antonella Boralevi, si può definire tenero nei confronti di un sentimento che nasce e sboccia pian piano, ma anche duro, crudo, diretto, sconvolgente e brutto per tutto ciò che nasconde e rivela, come quell'odore di marcio e stantio che travolge e avvolge le stanze dei ricchi, a cui uno dei personaggi fa riferimento. Parole arzigogolate e descrizioni eccessive, dettagli troppo minuziosi in cui il romanzo indugia, lo rendono a tratti noioso ma, se si ha la pazienza di superare le 100 pagine, si subodorano gli iuntrighi e viene voglia di continuare. Non è un libro che consiglierei a chiunque, perchè ciò che le sue pagine scoprono e rivelano pian piano, è angosciante e difficile da digerire, per quanto se si accende un qualunque canale televisivo, si viene costantemente inondati da un certo tipo di notizie. Da un romanzo ci si aspettano misteri, intrighi, ma anche sorrisi, relax e distenzione, specie al termine di giornate difficili o in periodi complicati e se prendete in mano questo libro, scordatevi la leggerezza per lasciare spazio all'ansia e all'inquietudine crescenti, che lo caratterizza dalle sue prime pagine.

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