mercoledì 28 novembre 2012
Su di me.
Quello che mi salva: l'ironia. Una cosa che cambierei: l'impulsività. Quello che amo: Il mio ottimismo. Un rimpianto: Ogni occasione persa. Rimorsi: Tutti gli sbagli che ognuno di noi potrebbe evitare, solo riflettendoci un pò meglio. Qualcosa che non cambierei: La mia lealtà. Qualcosa che vorrei trasmettere di me anche agli altri: La voglia di vivere, anche con un qualcosa che tutti chiamano problema. La determinazione, la voglia di non arrendersi mai, fornirsi di una buona dose di ottimismo soprattutto nelle situazioni più compromesse!
giovedì 8 novembre 2012
Non è per sempre.
Un testo di un brano al quale sono molto legata.
Dici che i tuoi fiori
si sono rovinati
non hai abilità
questa nazione è brutta
ti fa sentire asciutta
senza volontà
e giochi a fare Dio
manipolando il tuo DNA
così se vuoi cambiare
invece resti uguale
per l'eternità
ma non c'è niente
che sia per sempre
perciò se è da un po'
che stai così male
il tuo diploma e un fallimento
è haiuna laurea per reagire
puoi finger bene
ma so che hai fame
tutto è efficacia
e razionalità
niente può stupire
e non è certo il tempo
quello che ti invecchia
e ti fa morire
ma tu rifiuti di ascoltare
ogni segnale che ti può cambiare
perchè ti fa paura
quello che succederà
se poi ti senti uguale
ma non c'è niente
che sia per sempre
perciò se è da un po'
che stai così male
il tuo diploma è un fallimento
è haiuna laurea per reagire
sai finger bene
ma so che hai fame
non è niente
non è per sempre
è troppo ormai
che stai così male
il tuo diploma è un fallimento
è haiuna laurea per reagire
non è niente
non è per sempre. Afterhours
Dici che i tuoi fiori
si sono rovinati
non hai abilità
questa nazione è brutta
ti fa sentire asciutta
senza volontà
e giochi a fare Dio
manipolando il tuo DNA
così se vuoi cambiare
invece resti uguale
per l'eternità
ma non c'è niente
che sia per sempre
perciò se è da un po'
che stai così male
il tuo diploma e un fallimento
è haiuna laurea per reagire
puoi finger bene
ma so che hai fame
tutto è efficacia
e razionalità
niente può stupire
e non è certo il tempo
quello che ti invecchia
e ti fa morire
ma tu rifiuti di ascoltare
ogni segnale che ti può cambiare
perchè ti fa paura
quello che succederà
se poi ti senti uguale
ma non c'è niente
che sia per sempre
perciò se è da un po'
che stai così male
il tuo diploma è un fallimento
è haiuna laurea per reagire
sai finger bene
ma so che hai fame
non è niente
non è per sempre
è troppo ormai
che stai così male
il tuo diploma è un fallimento
è haiuna laurea per reagire
non è niente
non è per sempre. Afterhours
giovedì 25 ottobre 2012
Blood broters.
Posto la traduzione di un testo del mitico bruce springsteen, che per l'intensità emotiva del testo mi ha molto commossa.
Abbiamo giocato al re della montagna fuori al confine
Il mondo viene verso la collina e noi eravamo donne e uomini
Ora e’ passato quel tempo, il tempo e i ricordi sono svaniti
Abbiamo avuto le nostre strade da seguire e opportunità’ da cogliere
Ci siamo stati accanto, ognuno combattendo per l’altro
Abbiamo detto che saremmo stati fratelli di sangue sempre, fino alla morte
Ora la durezza di questo mondo lentamente distrugge i tuoi sogni
Rendendo vane le promesse che facciamo
E quello che una volta sembrava nero o bianco si trasforma in tante gradazioni di grigio
Ci perdiamo in lavoro da fare e conti da pagare
Ed e’ una corsa, corsa, corsa, e non c’e’ molto riparo
Senza nessuno che ti sta accanto, mio fratello di sangue
Fra tutte le case del passato sepolto quelle cadute nei loro quartieri
Andare sempre avanti senza mai voltarsi indietro
Ora non so come mi sento, non so come mi sento stasera
Se sono caduto sotto la ruota, se ho perso o acquistato la vista
Non so nemmeno perché’ ho fatto questa chiamata
O se qualcosa di ciò’ e’ davvero importante dopotutto
Ma le stelle stanno scintillando come qualche mistero da svelare
Continuerò a muovermi attraverso il buio con te nel mio cuore
Mio fratello di sangue
Abbiamo giocato al re della montagna fuori al confine
Il mondo viene verso la collina e noi eravamo donne e uomini
Ora e’ passato quel tempo, il tempo e i ricordi sono svaniti
Abbiamo avuto le nostre strade da seguire e opportunità’ da cogliere
Ci siamo stati accanto, ognuno combattendo per l’altro
Abbiamo detto che saremmo stati fratelli di sangue sempre, fino alla morte
Ora la durezza di questo mondo lentamente distrugge i tuoi sogni
Rendendo vane le promesse che facciamo
E quello che una volta sembrava nero o bianco si trasforma in tante gradazioni di grigio
Ci perdiamo in lavoro da fare e conti da pagare
Ed e’ una corsa, corsa, corsa, e non c’e’ molto riparo
Senza nessuno che ti sta accanto, mio fratello di sangue
Fra tutte le case del passato sepolto quelle cadute nei loro quartieri
Andare sempre avanti senza mai voltarsi indietro
Ora non so come mi sento, non so come mi sento stasera
Se sono caduto sotto la ruota, se ho perso o acquistato la vista
Non so nemmeno perché’ ho fatto questa chiamata
O se qualcosa di ciò’ e’ davvero importante dopotutto
Ma le stelle stanno scintillando come qualche mistero da svelare
Continuerò a muovermi attraverso il buio con te nel mio cuore
Mio fratello di sangue
domenica 9 settembre 2012
Senza titolo.
Mi è difficile trovare un titolo a questo post, perchè a volte i pensieri fluiscono liberi nella nostra mente di notte, di giorno, col loro carico di situazioni che tornano, ricordi che non se ne sono mai andati, o un bilancio della giornata appena trascorsa. e non solo fluiscono liberi, ma anche molto velocemente, e nessuno può fermarli, arginarli, spegnerli... Così, anche soffermarli per trovare un semplice titolo ad un post sembra un'impresa. e allora si resta qui, fermi ad ascoltare il silenzio della notte, e tutte le atmosfere che in esso sono racchiuse. col ticchettio delle dita sui tasti appena percepito, che ne interrompe ogni sfumatura, come il cambio di colore di un pennello solca a tratti un quadro ancora da finire.Ci si ritrova fermi, immobili a pensare, in attesa forse, di un domani soltanto migliore.
sabato 8 settembre 2012
10 anni fa.
10 anni fa, mi accingevo a compiere senza saperlo, quello che sarebbe stato il mio ultimo viaggio aRoma, per andare a trovare gente, che ora non fa più parte della mia vita, e conoscere altra gente, che per un breve periodo ne avrebbe fatto parte. Non so se dipenda dal fatto che 10 anni sono tanti, o che nel corso di questi 10 non ho più visitato Roma, ma oggi i ricordi di quel tempo si accalcano e affollano la mia mente, sono troppo intensi, belli, emotivamente forti per non farli fluire in qualche modo, così scelgo di scrivere per dar sfogo ai pensieri, o forse ai ricordi. Ripensare a quel viaggio mi rende felice, mi riempie di gioia, ricordare quei giorni di totale spensieratezza, profondi vissuti emotivi, relazionali, ciò che mi rattrista invece e proiettarmi nel presente, e vedere come legami che sembravano eterni si siano disciolti come neve al sole. Allora guardi la tua vita da due prospettive, come se aprissi una finestra sul passato, e sei felice per ciò che hai vissuto, per quello che hai provato, poi apri quella sul presente e ti senti smarrito, forse un pò confuso e in mente ti assalgono mille interrogativi sul perchè certe cose finiscano, perchè a volte dai molto significato a certi legami, poni aspettative che se disattese ti fanno sentire deluso, Credo che il trucco per non farsi prendere da questi pensieri sia proprio non pensarci, e capire che questa infondo e lavita, in cui tutto cambia, si evolve, e niente resta per sempre. Anche se a volte, vorremmo che ciò non accadesse. Mentre scrivo mi viene in mente una frase tratta dal libro il gatto pardo, che credo possa essere molto adatta alla conclusione di questo post.:"Se vogliamo che tutto cambi, bisogna che tutto resti comè."
domenica 2 settembre 2012
Raccolgo.
Raccolgo, i frutti che ho seminato, le gioie che ho dato, le sconfitte che ho accusato. Raggiungo, gli obbiettivi che ho guadagnato, per i quali ho lavorato. Guardo, la tristezza che ho lasciato, sui volti di chi ho amato, per frasi dette e non volute, ho forse mal capite, per le quali ci siè pentiti, ma indietro non si può tornare, così le cose a volte dobbiamo lasciarle andare, con la consapevolezza che forse un giorno potranno tornare. Riconoscendo che questa è la vita, bella o brutta che sia sempre degna di esser vissuta, anche per un secondo per poter comprendere quanto sia bello stare al mondo vivere è un grande dono fatto di gioie, dolori, serenità rancori, litigi o nuovi amori, relazioni con gli altri, col mondo intero, e solo chi vive pienamente ogni istante può dire di sentirsi vero.
venerdì 31 agosto 2012
Amore idealizzato
Eccomi a pensarti in una sera come tante, dove come sempre ti sento troppo distante. entri ed esci dalla mia vita, vai poi torni ma alla fine ti perdo, ti dissolvi come sabbia tra le dita. Mi ritrovo a pensarti, a sognare di noi, se abbbiamo un presente, o se avremo un futuro, o se ci sarà un poi. un domani una certezza, ma poi tutto si disperde in una spiacevole amarezza. perchè tu non ci sei, sei troppo lontano, giochi con me, con i sentimenti, e forse ciò che provo è vano. Ma anche troppo profondo per essere scordato, cresce, continua e forse non sarà mai cancellato.
lunedì 6 agosto 2012
Un clown che piange.
Una cosa che amo fare e pubblicare i testi delle canzoni che mi piacciono, siano essidi artisti emergenti o meno. Eccovi il testo di un clown che piange di PierDavide Carone, artista uscito dal talent-show amici. Trovo questo brano denso di significato e profondo, ecco perchè ho scelto di postarlo.
Mi scuso con il mondo che non ha capito.
magari è colpa mia che non sono stato bravo.
mi scuso e ammetto che fin anche io fatico.
mi scuso con la gente che ho un pensiero opposto.
perchè la verità non è mai di nessuno
se stessimo più stretti ci sarebbe posto...
mi scuso un pò con tutti o forse con nessuno.
poi tirerò le somme dopo il gran raduno.
sono un clown che piange ma mai di felicità
sono la tristezza divenuta umanità.
forse sono buffo, forse divertente,
forse sono tutto senza esser niente.
mi scuso con la donna che mi ama ancora,
che mi ha raccolto tra gli stracci dell'inferno
ma ora che ho il paradiso non è la sua ora.
mi scuso con me stesso perchè vivo appena
che accenno un sorrisetto storto come il mondo,
che apprezzo l'universo solo a malapena.
mi scuso un pò con tutti o forse con nessuno
poi tirerò le somme dopo il gran raduno.
sono un clown che piange, ma mai di felicità
e sono la tristezza divenuta umanità
forse sono buffo, forse divertente,
forse sono tutto senza esser niente.
mi scuso per il fatto che mi son scusato,
e come una violenza fatta su un bambino.
ritiro tutto quanto e al buio me ne vado.
sono un clown che painge, ma mai di felicità
sono la tristezza divenuta umanità.
forse sono buffo, forse divertente,
forse sono tutto senza esser niente
Mi scuso con il mondo che non ha capito.
magari è colpa mia che non sono stato bravo.
mi scuso e ammetto che fin anche io fatico.
mi scuso con la gente che ho un pensiero opposto.
perchè la verità non è mai di nessuno
se stessimo più stretti ci sarebbe posto...
mi scuso un pò con tutti o forse con nessuno.
poi tirerò le somme dopo il gran raduno.
sono un clown che piange ma mai di felicità
sono la tristezza divenuta umanità.
forse sono buffo, forse divertente,
forse sono tutto senza esser niente.
mi scuso con la donna che mi ama ancora,
che mi ha raccolto tra gli stracci dell'inferno
ma ora che ho il paradiso non è la sua ora.
mi scuso con me stesso perchè vivo appena
che accenno un sorrisetto storto come il mondo,
che apprezzo l'universo solo a malapena.
mi scuso un pò con tutti o forse con nessuno
poi tirerò le somme dopo il gran raduno.
sono un clown che piange, ma mai di felicità
e sono la tristezza divenuta umanità
forse sono buffo, forse divertente,
forse sono tutto senza esser niente.
mi scuso per il fatto che mi son scusato,
e come una violenza fatta su un bambino.
ritiro tutto quanto e al buio me ne vado.
sono un clown che painge, ma mai di felicità
sono la tristezza divenuta umanità.
forse sono buffo, forse divertente,
forse sono tutto senza esser niente
martedì 3 luglio 2012
Michiedo.
Mi chiedo di tanto in tanto, se la meta che ho seguito fin qui sia giusta, o se davvero non abbia sbagliato tutto credendo di far bene tutto ciò che ho fatto. e allora, eccomi qui, a mettere nero su bianco le mie perplessità, i miei pensieri inerenti a tutto ciò che sin qui è avvenuto. Quando intraprendi un percorso, una strada, spesso e tutto semplice, facile, stai bene con te e con gli altri. nel corso di quegli anni, mesi, giorni, be si insomma in quel periodo, durante quel percorso non tutto resta immutato, molte cose cambiano, e allora anche le sicurezze vacillano. Così, dopo aver completato tutto, ti chiedi se sarai anche in grado di fare ciò che hai scelto. Perchè lo hai fatto, se fosse stato giusto cambiare quando si era in tempo. Restano domande irrisolte, che ronzano nella tua mente come fastidiosissimi insetti che non riesci in alcun modo a scacciare. Dubbi, perplessità, incertezze si affollano, urlano come tante voci confuse che fanno a gara per essere ascoltate, chiarite, risolte. Ci si sente stanchi come se si fosse rimasti a correre per ore sotto il sole rovente, stremati, senza energie e con le mille domande, dubbi, e perplessità che ancora ronzano in mente. Allora a volte, per elaborare uno stato d'animo, il semplice come stai, ti attacchi ad un foglio, o ad un computer e lo scrivi. I super fortunati ne parlano, si. Quelli che riescono a non tener sempre tutto dentro, o quelli che hanno sempre qualcuno a portata di mano disposto ad ascoltare, o che vivono nell'illusione di questo, perchè poi, chiunque alla fine potrebbe stancarsi a meno che, non debba ascoltare per professione o vocazione, e allora tutto cambia. Ciò che non cambia però è il risultato, con dubbi, domande, incertezze, e perplessità irrisolte, che forse per molto molto tempo, ronzeranno nella tua mente in cerca di quella soluzione che un giorno, forse in modo del tutto inaspettato, riuscirai a trovare, e a quel punto, tutto dentro di te ti apparirà chiaro e semplice e forse, ti renderai anche conto di non aver sbagliato niente, che quelli erano solo dubbi, perplessità, incertezze che ad un certo punto della vita ronzano in ognuno di noi, come insetti che dopo un pò, riesci a scacciare. Capirai che tutto ciò che hai compiuto, tutto quello per cui hai lottato è stato giusto, sentirai la sensazione di aver raggiunto la tua meta e a quel punto, come all'inizio del tuo percorso, niente ti sembrerà mutato,, e tornerai a stare bene con te stesso, e con gli altri.
domenica 6 maggio 2012
A chi vorrebbe.
A chi vorrebbe cambiarti, e non riesce ad accettarti. A chi crede solo nelle sue idee, non tenendo conto delle tue. A chi vorrebbe capirti, però non sa ascoltarti. A chi ti vorrebbe migliore, non chiedendosi se le insistenze a cambiare non ti rendano peggiore. Più arrabbiato, più confuso, da chi ti circondava deluso. Più triste, poco accettato e solo, con un'enorme voglia di andartene spiccando il volo. Alla ricerca di amici diversi, gente più comprensiva. Gente che ti conosce, ama, accetta e ti fa sentire più viva. Con i tuoi pregi, i tuoi difetti. senza far caso a preconcetti, pregiudizi, e schemi, ti apprezza così per come sei, senza mille problemi. Traendo il meglio da ciò che sei e che puoi dare, senza per forza e senza troppe buone ragioni volerti cambiare. Forse questo è unsogno, che resta chiuso nel pugno, circoscritto in una mano. Ma i sogni ci fanno vivere, sperare, e portano lontano.
Iscriviti a:
Commenti (Atom)