domenica 24 luglio 2016
Baby sitter blues
Emilien ha 14 anni e desidera ardentemente un computer, troppo costoso per essere comprato con la paghetta che la madre gli da ogni settimana. Troppo costoso anche per la madre, titolare di un negozio i cui affari non vanno come dovrebbero. Così spinto dall'impulso ad avverare il suo desiderio e spronato dalla madre, Emilien inizierà una carriera come baby sitter, che gli consentirà di scoprire doti nascoste che non pensava di possedere.
Un libro piacevole e leggero, ma troppo breve e con un finale tronco e dunque abbastanza deludente. Una lettura da fare giusto per ingannare il tempo e farlo scorrere piacevolmente.
venerdì 22 luglio 2016
pokemon go (ne parlano, parliamone!)
Ho letto e ascoltato molto su questo gioco, cercato di capire ma in un blog che si rispetti, non si può continuare a tacere, anche per essere sul pezzo ma soprattutto, per affrontare la questione sotto molteplici e differenti aspetti spero anche un pò ironici.
Nella vita, vi sono sempre dei prò e dei contro dunque, anche nel caso di pokemon go, cerchiamo di analizzare ogni aspetto, prima di ergerci a critici indomiti per partito preso.
Per anni, ci si è lamentati di come e di quanto tempo i bambini trascorressero prima davanti alla tele, che poi si è trasformata in video games, poi in playstation, in pc e adesso, in smartphone e tablet.
allora va da se che l'invenzione di un gioco che per essere giocato deve obbligatoriamente costringere chi sta giocando a schiodarsi da casa, dal proprio divano o in ogni caso dalla propria apatia, potrebbe favorire la possibilità di muoversi, correre, dunque fare attività fisica etc. Se non si tenessero gli occhi incollati allo schermo inoltre, obbligo indetto dal gioco anche questo, si potrebbe socializzare con chi fa lo stesso gioco e conoscere nuove persone. Questi a mio avviso, gli unici ma soprattutto il primo e cioè lapossibilità di muoversi prò di questa ultima diavoleria tecnologica.
Ovviamente però, per chi ha cattive intenzioni con i più piccoli che passano ore a giocare, potrebbe è purtroppo è molto più semplice venirne a contatto, in quanto alla base del gioco, per spostarsi da un punto all'altro alla ricerca di pokemon, vi è il sistema di geolocalizzazione, che deve essere costantemente attivo per un corretto e performante funzionamento del gioco, quindi chi intercetta un pokemon in una determinata parte del posto in cui si trovano,, saprà perfettamente il luogo di provenienza e dove cercarli. Non mi dilungherò su quest'aspetto ampiamente dibattuto in altre sedi, così come gli incidenti causati dal fatto che si è vero che il gioco fa muovere, ma lo fa come già detto, dovendo stare attenti a ciò che accade sul display. Volendo in oltre provare un pò ad ironizzare sulla cosa, mi ponevo degli interrogativi, cercando di immaginare cosa accadrebbe se a scaricarlo fosse chi non vede. Premesso che il gioco non è fruibile dai disabili visivi in quanto, non è intercettato in gergo si dice non accessibile agli screen reader parlanti. In breve, con questo gioco ma spesso con molte altre applicazioni, i programmi parlanti, non parlano è dunque ne impediscono l'usabilità all'utente finale.
Ok, si potrebbe comunque scaricare il gioco accompagnati da qualcuno però: questo implica che per forza di cose, si dovrebbe essere minimo in 3 ma mai in due perchè, immaginate un non vedente con un accompagnatore che vanno in giro a catturare pokemon! Ma come si potrebbe? se di norma gli accompagnatori devono stare attenti alla strada e alle mille insidie nascoste in essa, in modo da rendere il percorso più agevole e piacevole alla persona che stanno accompagnando e naturalmente a loro stessi.
dunque, direi che più che a catturare pokemon, finirebbero dritti dritti a faccia in giù, questo senza voler dare adito ad altre possibili conseguenze ben più serie e meno ironiche.
Credo in fine che l'eccessivo clamore intorno a questo gioco, derivi dal fatto che siamo in estate e si sa, quando manca qualcosa di serio di cui parlare, o ci si vuole svagare e trovare rifugio da fatti di cronaca troppo opprimenti, tutto fa notizia, tutto distoglie, tutto crea diversivi e facili allarmismi.
Non voglio sminuire ne fomentare ulteriori pareri positivi e non, mi limito soltanto a riflettere su come, titoli di grande successo che hanno già fatto storia sugli store, come Ruzzle, quiz duello o fruit ninja per citarne alcuni, si siano pian piano dissolti e disciolti come neve al sole dopo tanto clamore.
Cosa che credo accadrà a pokemon go a breve.
Certo, giochi come ruzzle e quiz duello erano meno pericolosi e più istruttivi, non arrecavano grossi danni ma: siamo davvero così sicuri che pokemon go sia così nocivo? oppure una cosa diventa pericolosa e nociva quando siamo noi a consentirglielo regalandogli ampio spazio? Infondo si sa che, meno si parla di qualcosa, più questa e destinata a scivolare nell'indifferenza!
lunedì 18 luglio 2016
Tutta la verità su alice
Alice Franklin ad una festa frequenterà due ragazzi, Brandon, uno dei due, morirà poco dopo in un incidente stradale, A partire da quel giorno, per tutti la colpa sarà di Alice. Nessuno però, si accerterà mai se quelle voci sianoreali, o l'infondato frutto di un pettegolezzo o semplicemente, un gioco al massacro andato troppo oltre. Un libro ambientato in quel mondo in cui gli adulti, non sanno mai cosa accade agli adolescenti. Una storia dal finale strano e aperto, che poteva forse essere diverso. Bello e coinvolgente ma soprattutto spunto di diverse riflessioni. Il libro lascia aperti alcuni interrogativi: fino a che punto è giusto spingersi alla ricerca di un capro espiatorio per la risoluzione di tutti i nostri problemi? fino a che punto è giusto non accertarsi della fondatezza delle voci che corrono di bocca in bocca? e in fine, fino a che punto è giusto per gli adulti non interessarsi alla vita degli adolescenti?
mercoledì 13 luglio 2016
Tutta colpa di New york
Quando ho iniziato la lettura di queste pagine, non sapevo neanche come fosse fatto un romanzo rosa non essendo esattamente il mio genere. Mi ha attratta in primo luogo il titolo, tutta colpa di New york, dunque ambientato nella mia città preferita, dovevo assolutamente leggerlo! Il periodo in cui la storia si svolge è quello in cui tutto è magico, dove tutto può accadere, quello in cui di solito, l'America più di qualunque altra nazione, sogna e fa sognare ad occhi aperti. Natale! La storia, che vede coinvolto un famosissimo attore di Hollywood e una ragazza comune, fa da subito presagire che piega prenderanno gli eventi ma nonostante questo, la lettura rilassa e si fa sfogliare avidamente. Ho compreso grazie a questo libro, perchè i romanzi rosa sono così amati. Consentono a chi li legge di sognare ad occhi aperti, di vivere e desiderare una storia analoga a quella che si sta leggendo, dunque una momentanea fuga dalla realtà per distrarsi e rilassarsi, staccando da tutto. Il romanzo rosa ha il potere di prendere il lettore per mano, travolgendolo e avvolgendolo nell'abbraccio delle sue pagine. Forse continuerà a non essere il mio genere predominante ma grazie a questo libro, merita un posto di tutto rispetto tra le letture da non trascurare per rilassarsi e sognare un pò.
sabato 9 luglio 2016
Un'amara verità
Il vice questore Mara Tusciano e la sua squadra, sono chiamati a cercare di rendere giustizia ad Alessia Doriani, una giovane studentessa morta in circostanze misteriose. Tante volte Mara si è trovata a dare la caccia a feroci ed efferati assassini nel suo lavoro ma quel giorno, dentro di se, prova un'ansia e una profonda inquietudine che non comprende, ma per le quali avrebbe voglia di retrocedere, e lasciare tutto come sta. Ben presto però, Mara che è una professionista amata dai suoi colleghi e stimata nel suo lavoro, si troverà a dar ragione a quelle sensazioni, costretta ad affrontare un passato che aveva dolorosamente cercato di allontanare, scoprendo verità mai conosciute e troppo dolorose da accettare, si ritroverà a dover ricostruire faticosamente e nuovamente la sua vita. Un libro denso di colpi di scena, avvolgente e coinvolgente, catturerà il lettore fin dalle sue prime pagine tenendolo incollato alla storia, spingendolo a riflettere e a porsi degli interrogativi. Ho amato molto le amvientazioni di questo libro in quanto, la storia si svolge in Sicilia, e ho visitato nella realtà molti dei luoghi mensionati all'interno del racconto, cosa che a parere di chi scrive lo ha reso ancora più bello e quasi reale nell'esplorazione. L'autore, utilizza spesso il dialetto siciliano nel corso delle sue pagine, cosa questa attribuita ad Andrea Camilleri e mi sono chiesta nel leggere questo libro, se non fosse un attestato di stima o una voglia di far propria una peculiarità che ha reso famoso e molto noto un altro scrittore. Resta il fatto che il libro è pieno di colpi di scena tutti da scoprire che meritano assolutamente di essere letti.
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