venerdì 22 luglio 2016
pokemon go (ne parlano, parliamone!)
Ho letto e ascoltato molto su questo gioco, cercato di capire ma in un blog che si rispetti, non si può continuare a tacere, anche per essere sul pezzo ma soprattutto, per affrontare la questione sotto molteplici e differenti aspetti spero anche un pò ironici.
Nella vita, vi sono sempre dei prò e dei contro dunque, anche nel caso di pokemon go, cerchiamo di analizzare ogni aspetto, prima di ergerci a critici indomiti per partito preso.
Per anni, ci si è lamentati di come e di quanto tempo i bambini trascorressero prima davanti alla tele, che poi si è trasformata in video games, poi in playstation, in pc e adesso, in smartphone e tablet.
allora va da se che l'invenzione di un gioco che per essere giocato deve obbligatoriamente costringere chi sta giocando a schiodarsi da casa, dal proprio divano o in ogni caso dalla propria apatia, potrebbe favorire la possibilità di muoversi, correre, dunque fare attività fisica etc. Se non si tenessero gli occhi incollati allo schermo inoltre, obbligo indetto dal gioco anche questo, si potrebbe socializzare con chi fa lo stesso gioco e conoscere nuove persone. Questi a mio avviso, gli unici ma soprattutto il primo e cioè lapossibilità di muoversi prò di questa ultima diavoleria tecnologica.
Ovviamente però, per chi ha cattive intenzioni con i più piccoli che passano ore a giocare, potrebbe è purtroppo è molto più semplice venirne a contatto, in quanto alla base del gioco, per spostarsi da un punto all'altro alla ricerca di pokemon, vi è il sistema di geolocalizzazione, che deve essere costantemente attivo per un corretto e performante funzionamento del gioco, quindi chi intercetta un pokemon in una determinata parte del posto in cui si trovano,, saprà perfettamente il luogo di provenienza e dove cercarli. Non mi dilungherò su quest'aspetto ampiamente dibattuto in altre sedi, così come gli incidenti causati dal fatto che si è vero che il gioco fa muovere, ma lo fa come già detto, dovendo stare attenti a ciò che accade sul display. Volendo in oltre provare un pò ad ironizzare sulla cosa, mi ponevo degli interrogativi, cercando di immaginare cosa accadrebbe se a scaricarlo fosse chi non vede. Premesso che il gioco non è fruibile dai disabili visivi in quanto, non è intercettato in gergo si dice non accessibile agli screen reader parlanti. In breve, con questo gioco ma spesso con molte altre applicazioni, i programmi parlanti, non parlano è dunque ne impediscono l'usabilità all'utente finale.
Ok, si potrebbe comunque scaricare il gioco accompagnati da qualcuno però: questo implica che per forza di cose, si dovrebbe essere minimo in 3 ma mai in due perchè, immaginate un non vedente con un accompagnatore che vanno in giro a catturare pokemon! Ma come si potrebbe? se di norma gli accompagnatori devono stare attenti alla strada e alle mille insidie nascoste in essa, in modo da rendere il percorso più agevole e piacevole alla persona che stanno accompagnando e naturalmente a loro stessi.
dunque, direi che più che a catturare pokemon, finirebbero dritti dritti a faccia in giù, questo senza voler dare adito ad altre possibili conseguenze ben più serie e meno ironiche.
Credo in fine che l'eccessivo clamore intorno a questo gioco, derivi dal fatto che siamo in estate e si sa, quando manca qualcosa di serio di cui parlare, o ci si vuole svagare e trovare rifugio da fatti di cronaca troppo opprimenti, tutto fa notizia, tutto distoglie, tutto crea diversivi e facili allarmismi.
Non voglio sminuire ne fomentare ulteriori pareri positivi e non, mi limito soltanto a riflettere su come, titoli di grande successo che hanno già fatto storia sugli store, come Ruzzle, quiz duello o fruit ninja per citarne alcuni, si siano pian piano dissolti e disciolti come neve al sole dopo tanto clamore.
Cosa che credo accadrà a pokemon go a breve.
Certo, giochi come ruzzle e quiz duello erano meno pericolosi e più istruttivi, non arrecavano grossi danni ma: siamo davvero così sicuri che pokemon go sia così nocivo? oppure una cosa diventa pericolosa e nociva quando siamo noi a consentirglielo regalandogli ampio spazio? Infondo si sa che, meno si parla di qualcosa, più questa e destinata a scivolare nell'indifferenza!
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