venerdì 5 dicembre 2014
Resta con me
Resta con me è l'intensa e travolgente storia di Zoe ed Andrew, apparentemente solo una storia di passione e nient'altro, niente stabilità, niente coinvolgimento, ma soprattutto niente amore, questo è ciò che andrew chiede a Zoe fin da quando si incontrano la prima volta nel locale nel quale lei lavora come cameriera. Quando però ognuno riuscirà ad abbattere muri e paure, tutto potrebbe lasciare posto ad emozioni e sensazioni inaspettate e destabilizzanti, improvvise e sorprendenti, perchè non programmate. Janny Anastan ci regala una storia ambientata ai giorni nostri, dal saporeleggero e disincantato, a tratti superficiale ma allo stesso tempo, scorrendo le pagine ci renderemo conto che sa anche essere una storia profonda, intricata e tormentata, che ci accompagnerà negli stati d'animo più reconditi e intensi dei suoi protagonisti. Una lettura scorrevole, coinvolgente e piacevole, da leggere tutta d'un fiato, che non farà mancare al suo interno anche spunti di riflessione e commozione, miscelando sapientemente leggerezza e profondità, per un libro dal sapore spensierato ma non troppo.
venerdì 17 ottobre 2014
Se Steve Jobs fosse nato a Napoli
A far comprendere la trama d questo libro, senza bisogno a mio avviso di aggiungere altro è il suo titolo, dal quale traspare ogni dettaglio. Sii affamato, sii folle diceva Steve Jovs ma come amaramente sottolinea il libro, puoi essere affamato e folle quanto buoi, però, se nasci in Italia, per avverare un sogno devi fare i conti con la burocrazia, gli ostacoli di ogni tipo e spesso, ad arrenderti non sei tu ma il sistema ti costringe a farlo. Antonio Menna affronta con ironia ed amarezza, le difficoltà di emergere in un paese come il nostro che spesso tronca ogni sogno e ogni aspettativa che questo possa realizzarsi. Vi farà emozionare, piangere, ridere ma anche arrabbiare non poco.
lunedì 29 settembre 2014
Anche se mi chiami di notte
Il libro narra la vita e la storia di una bimba, fin dai suoi primi giorni, in particolare, la storia si concentra nella notte in cui la bimba viene al mondo, con l'ansia e le attese, le perplessità e la felicità dei 2 futuri genitori, i nonni che si affannano a scegliere un nome e immaginano come potrebbe essere stringerla tra le braccia. Mentre una vita sta per iniziare, un'altra vita, quella di laika, un cucciolo di cane sta per spegnersi. "Perché quando una cosa inizia, un'altra finisce".
Un libro che cerca di raccontare con intensità e in maniera semplice, l'intreccio di vita e di morte, a cui spesso si assiste impotenti, un libro che ha un buon intento ma... Pecca nello stile di scrittura e il fatto che a nessun personaggio venga assegnato un nome reale ma solo sopra nomi o definiti in alcuni casi semplicemente bambino, bambina, ragazzo, ragazza eccetera, rende a mio avviso ancor meno fluida la comprensione di una storia che, vorrebbe e dovrebbe essere molto intensa e profonda, è a tratti riesce anche a diventarlo per le frasi che la compongono. Trattandosi del primo romanzo dell'autrice,speriamo in un prossimo ancora migliore e a parer mio un po più ordinato.
Un libro che cerca di raccontare con intensità e in maniera semplice, l'intreccio di vita e di morte, a cui spesso si assiste impotenti, un libro che ha un buon intento ma... Pecca nello stile di scrittura e il fatto che a nessun personaggio venga assegnato un nome reale ma solo sopra nomi o definiti in alcuni casi semplicemente bambino, bambina, ragazzo, ragazza eccetera, rende a mio avviso ancor meno fluida la comprensione di una storia che, vorrebbe e dovrebbe essere molto intensa e profonda, è a tratti riesce anche a diventarlo per le frasi che la compongono. Trattandosi del primo romanzo dell'autrice,speriamo in un prossimo ancora migliore e a parer mio un po più ordinato.
martedì 23 settembre 2014
appunti di un venditore di donne
Milano aprile 1978. Sono le sei di mattina, Bravo e Daytona escono da un club privato dove Daytona ha giocato tutta la notte a carte, vincendo una enorme somma di denaro. Mentre passeggiano per andare alle rispettive auto, vedono una ragazza molto carina che Bravo avvicina. Il suo nome è Carla e Bravo riesce a convincerla a passare un paio d'ore con Daytona in cambio di una discreta somma di denaro.
Anche questa volta, come sempre accade per le trame troppo complesse, ho scelto di affidarmi ad internet per riassumere questa. A differenza delle altre volte, non parlerò in maniera entusiasta di questo libro. Si tratta de sesto libro consecutivo di Giorgio Faletti che leggo e non mi dispiace averlo lasciato per ultimo, se mi chiedessero il perchè non mi è piaciuto non sapri dirlo con esattezza ma qualcosa non ha funzionato, pur trattandosi di una trama non priva di sviluppi... Forse troppi, come troppi erano i personaggi che rendevano il tutto un minestrone difficile da digerire. Nonostante tutto, anche in questo caso, proprio per i molteplici personaggi e intrighi che caratterizzano la trama, come la maggiorparte dei romanzi di Faletti, anche da questo potrebbe essere tratto un film.
Anche questa volta, come sempre accade per le trame troppo complesse, ho scelto di affidarmi ad internet per riassumere questa. A differenza delle altre volte, non parlerò in maniera entusiasta di questo libro. Si tratta de sesto libro consecutivo di Giorgio Faletti che leggo e non mi dispiace averlo lasciato per ultimo, se mi chiedessero il perchè non mi è piaciuto non sapri dirlo con esattezza ma qualcosa non ha funzionato, pur trattandosi di una trama non priva di sviluppi... Forse troppi, come troppi erano i personaggi che rendevano il tutto un minestrone difficile da digerire. Nonostante tutto, anche in questo caso, proprio per i molteplici personaggi e intrighi che caratterizzano la trama, come la maggiorparte dei romanzi di Faletti, anche da questo potrebbe essere tratto un film.
sabato 13 settembre 2014
Se potessi
Se potessi parlare col vento, gli chiederei di restituirmi almeno un frammento di quella vita o di quel passato, che il tempo per me non ha mai realmente cancellato, dimenticato o sopito, che conserva ancor un dolce profumo di infinito. Un sapore di rimpianto, per ciò che poteva essere e invece si è infranto.
Se potessi parlare con il sole, gli chiederei di ridarmi indietro quelle parole, parole che un giorno in un tempo finito, hanno trasformato tutto in un sogno perduto.
Se potessi parlare al mare, gli chiederei di farti tornare per poterti raccontare, di quanto sarebbe bello se quel sogno tornasse a vivere.
Se potessi parlare con il sole, gli chiederei di ridarmi indietro quelle parole, parole che un giorno in un tempo finito, hanno trasformato tutto in un sogno perduto.
Se potessi parlare al mare, gli chiederei di farti tornare per poterti raccontare, di quanto sarebbe bello se quel sogno tornasse a vivere.
giovedì 28 agosto 2014
3 atti e 2 tempi
Silvano detto Silver è un uomo di provincia, un uomo più da cappuccino che da aperitivo. da ex pugile, si ritroverà uscito di prigione a dover ricominciare, facendo il magazziniere di una squadra di calcio. Un giorno Silver si ritroverà ad essere l'allenatore di quella squadra che per tanti anni aveva soltanto visto giocare. Se non amate il calcio o non ve ne intendete come la sottoscritta, potrete trovare a tratti noioso questo libro nei suoi tecnicismi, necessari però a rendere comprensibile e fluida la storia. Scorrevole e semplice come sempre ma straordinario nel suo modo di scrivere, anche questa volta Faletti non si esime dal regalare aal suo pubblico una storia avvincente è piena di colpi discena, dal finale bello e commovente.
lunedì 25 agosto 2014
Attimi
Attimi intensi, in cui i ricordi si aprono davanti a te come fiori immensi. Sbocciano rigogliosi, vivi e colorati, per farti pensare che infondo, non li hai mai dimenticati. Attimi di gioia, di felicità estrema, che non lasciano spazio a dolore, dubbi, incertezze, perplessità o a nessun tipo di problema. Attimi di dolore, in cui tutto sembra incerto, perduto, come la fine di un amore. Attimi di passione, di sconfitta di rabbia, come giorni trascorsi a sentirsi chiusi in una gabbia, fisica o mentale, attimi in cui pensi che la vita è sorprendente perché niente è mai uguale. Attimi di follia, di delusione di dispiacere, come l'amarezza per un traguardo ambito che non si riesce ad ottenere. Attimi come sempre, come tutto o niente, attimi che scorrono e si rincorrono, lasciando l'uomo impotente che vorrebbe imprimerli, afferrarli, fermarli o semplicemente catturarli in un istante, come il flash di una foto che ne imprime un frammento, fa rivivere un momento, ne conserva un ricordo, o un sentimento. Attimi, come un attimo è la vita che racchiude avvolgendo ogni cosa, nella sua straordinaria bellezza che ogni giorno appare sempre meravigliosa in un modo diverso, perché ogni giorno a in se anche un minimo dettaglio mai veramente uguale a se stesso, ed è per questo che ogni attimo andrebbe sempre vissuto e mai perso.
venerdì 22 agosto 2014
Io sono Dio
«LE GUERRE FINISCONO. L'ODIO DURA PER SEMPRE».
Non c'è morbosità apparente dietro le azioni del serial killer che tiene in
scacco la città di New York. Non sceglie le vittime seguendo complicati percorsi
mentali. Non le guarda negli occhi a una ad una mentre muoiono, anche
perché non avrebbe abbastanza occhi per farlo.
Una giovane detective che nasconde i propri drammi personali dietro a una
solida immagine ed un fotoreporter con un passato discutibile da farsi
perdonare sono l'unica speranza di poter fermare uno psicopatico che nemmeno
rivendica le proprie azioni. Un uomo che sta compiendo una vendetta terribile
per un dolore che affonda le radici in una delle più grandi tragedie americane.
Un uomo che dice di essere Dio.
Come mi accade ogni qual volta in cui mi riesce difficile riassumere la trama di un libro, per poterlo fare al meglio, scelgo di avvalermi delle trame contenute negli stessi libri o su internet, cosa per la quale ho optato anche questa volta.
Solitamente, non leggo mai in modo consecutivo libri dello stesso autore, fatta eccezione per le saghe. Questa volta però, dal momento che ogni suo libro mi è piaciuto fin dal primo, ho deciso di leggerli tutti di seguito per scoprire ad ogni nuovo romanzo, che Faletti è un ottimo scrittore che non ha nulla da invidiare ai grandi maestri del giallo, italiani e non. A differenza degli altri libri, io sono Dio ha un ritmo più lento e un po più confusionario, sembra non catturare il lettore con la stessa intensità fin dalle sue prime pagine ma poi, andando avanti, ogni tassello prende il suo posto e tutto si compone, tutto diventa attraente, intrigante, sorprendente e veloce, come solo Giorgio Faletti sa fare, assorbendo e catturando il lettore fino alla fine, per trovare un finale inaspettato che vi lascerà di stucco al quale mai si sarebbe potuto pensare, perchè non vi sono accenni dall'inizio alla fine. Come per tutti gli altri, anche questa volta, il mio auspicio è che pure da questo libro, possa essere tratto un film.
Non c'è morbosità apparente dietro le azioni del serial killer che tiene in
scacco la città di New York. Non sceglie le vittime seguendo complicati percorsi
mentali. Non le guarda negli occhi a una ad una mentre muoiono, anche
perché non avrebbe abbastanza occhi per farlo.
Una giovane detective che nasconde i propri drammi personali dietro a una
solida immagine ed un fotoreporter con un passato discutibile da farsi
perdonare sono l'unica speranza di poter fermare uno psicopatico che nemmeno
rivendica le proprie azioni. Un uomo che sta compiendo una vendetta terribile
per un dolore che affonda le radici in una delle più grandi tragedie americane.
Un uomo che dice di essere Dio.
Come mi accade ogni qual volta in cui mi riesce difficile riassumere la trama di un libro, per poterlo fare al meglio, scelgo di avvalermi delle trame contenute negli stessi libri o su internet, cosa per la quale ho optato anche questa volta.
Solitamente, non leggo mai in modo consecutivo libri dello stesso autore, fatta eccezione per le saghe. Questa volta però, dal momento che ogni suo libro mi è piaciuto fin dal primo, ho deciso di leggerli tutti di seguito per scoprire ad ogni nuovo romanzo, che Faletti è un ottimo scrittore che non ha nulla da invidiare ai grandi maestri del giallo, italiani e non. A differenza degli altri libri, io sono Dio ha un ritmo più lento e un po più confusionario, sembra non catturare il lettore con la stessa intensità fin dalle sue prime pagine ma poi, andando avanti, ogni tassello prende il suo posto e tutto si compone, tutto diventa attraente, intrigante, sorprendente e veloce, come solo Giorgio Faletti sa fare, assorbendo e catturando il lettore fino alla fine, per trovare un finale inaspettato che vi lascerà di stucco al quale mai si sarebbe potuto pensare, perchè non vi sono accenni dall'inizio alla fine. Come per tutti gli altri, anche questa volta, il mio auspicio è che pure da questo libro, possa essere tratto un film.
giovedì 7 agosto 2014
Fuori da un evidente destino
"Il passato è il posto più difficile a cui tornare". "è meglio perdersi in un viaggio impossibile che non partire." Lo sa bene Jim, nipote di uno dei più grandi capi indiani, che torna nella cittadina di Flagstaf dove ha trascorso la sua infanzia e la sua adolescenza e dalla quale ha sempre cercato di fuggire, sperando di non ritornare mai, facendo dell'inquietudine e dell'altrove il suo modus vivendi. Jim si ritroverà a fare i conti con un passato più intenso e doloroso di quanto egli stesso potesse immaginare, che lo porterà a rendersi conto che le persone non cambiano, si ritrovano.
Quando si leggono più libri dello stesso autore e si reputano molto belli, sembra impossibile che lo stesso autore riesca a scrivere sempre meglio, intessendo nelle sue storie trame sempre più intricate, avvolgenti, avvincenti, che tengono letteralmente il lettore incollato alle pagine... Non è impossibile, se l'autore in questione è sempre Giorgio faletti che anche in fuori da un evidente destino, riesce a regalare emozione, commozione, empatia con i suoi personaggi, ancor più che nei libri precedenti... Da leggere, assolutamente!
Quando si leggono più libri dello stesso autore e si reputano molto belli, sembra impossibile che lo stesso autore riesca a scrivere sempre meglio, intessendo nelle sue storie trame sempre più intricate, avvolgenti, avvincenti, che tengono letteralmente il lettore incollato alle pagine... Non è impossibile, se l'autore in questione è sempre Giorgio faletti che anche in fuori da un evidente destino, riesce a regalare emozione, commozione, empatia con i suoi personaggi, ancor più che nei libri precedenti... Da leggere, assolutamente!
domenica 27 luglio 2014
Niente di vero tranne gli occhi
Cosa lega Jordan Marsalis, ex tenente di polizia e fratello del sindaco di New York e Maureen Martini, commissario di polizia a roma? Appparentemente niente ma la vita, li metterà a dura prova e a stretto contatto, per collaborare e risolvere un caso apparentemente irrisolvibile, che li metterà davanti ad una serie di omicidi in cui le vittime, sono composte dopo eferate sevizie, come i personaggi dei peanuts e la prima vittima, sarà proprio Gherard Marsalis, pittore contemporaneo figlio di Cristopher Marsalis, sindaco di New york e nipote di Jordan.
La trama è talmente intricata, viva di azione e colpi di scena, intrisa di eventi e personaggi che riassumerla non è facile, per cui ho scelto di mettere in evidenza i personaggi e l'evento principale che li coinvolge, anche e soprattutto per non correre il rischi di rivelare troppo, lasciando al lettore il gusto di scoprire ogni cosa divorando il libro pagina per pagina perché, se vi accingerete a leggere questo straordinario triller corredato anche da una storia intrisa di umanità, riflessioni e malinconia che pervade la vita dei personaggi, non riuscirete più a staccarvene. Apparentemente diverso dal primo romanzo, io uccido, se si legge con attenzione non sarà difficile notare delle similitudini tra i2 libri che ancora una volta, confermano e rafforzano sempre di più l'idea e la percezione che Giorgio faletti sia stato uno scrittore straordinario, attento ai dettagli nel costruire la vita dei personaggi di ogni sua opera, immenso nel creare suspance nelle storie che narra. Personalmente avrei solo evitato qualche scena un po troppo cruda che coinvolge uno dei personaggi principali ma per il resto, oltre a credere che non possa e non debba assolutamente mancare in una personale libreria di chi ama leggere, come per io uccido di cui si parla da tempo di creare un film tratto dal libro, auspico fortemente che questo avvvenga anche per niente di vero tranne gli occhi.
La trama è talmente intricata, viva di azione e colpi di scena, intrisa di eventi e personaggi che riassumerla non è facile, per cui ho scelto di mettere in evidenza i personaggi e l'evento principale che li coinvolge, anche e soprattutto per non correre il rischi di rivelare troppo, lasciando al lettore il gusto di scoprire ogni cosa divorando il libro pagina per pagina perché, se vi accingerete a leggere questo straordinario triller corredato anche da una storia intrisa di umanità, riflessioni e malinconia che pervade la vita dei personaggi, non riuscirete più a staccarvene. Apparentemente diverso dal primo romanzo, io uccido, se si legge con attenzione non sarà difficile notare delle similitudini tra i2 libri che ancora una volta, confermano e rafforzano sempre di più l'idea e la percezione che Giorgio faletti sia stato uno scrittore straordinario, attento ai dettagli nel costruire la vita dei personaggi di ogni sua opera, immenso nel creare suspance nelle storie che narra. Personalmente avrei solo evitato qualche scena un po troppo cruda che coinvolge uno dei personaggi principali ma per il resto, oltre a credere che non possa e non debba assolutamente mancare in una personale libreria di chi ama leggere, come per io uccido di cui si parla da tempo di creare un film tratto dal libro, auspico fortemente che questo avvvenga anche per niente di vero tranne gli occhi.
giovedì 17 luglio 2014
Io uccido
Una serie di omicidi, preceduti da una telefonata a radio Montecarlo, sconvolgono il principato di Monaco che solitamente, oltre ad essere apprezzato per la sua ricchezza è considerato un posto tranquillo e sicuro, dove non succede mai niente di allarmante, tantomeno ritrovarsi a dover dare la caccia ad un feroce serial killer che, dopo aver ucciso le sue vittime, decide di lasciarle senza volto. Quando si legge un libro molto conosciuto, è difficile non correre il rischio di dire qualcosa che non sia già stato detto aggiungendo qualcosa di nuovo a quanto già non si sappia. Da un punto di vista strettamente personale, il libro mi ha lasciata stupita, nel ritrovarmi a provare un senso di tenerezza e sincero dispiacere per un assassino che seppur spietato, non si può considerare del tutto mostruoso. Le ragioni di questi sentimenti quasi affettivi nei confronti di un personaggio in fondo abbietto per ciò che ha commesso, le lascio scoprire a voi, non negandovi il piacere di una lettura intensa, coinvolgente è scritta davvero con stile, che vi lascerà stupiti e vi farà immergere nella storia dall'inizio alla fine, senza mai riuscire a staccarvi, generando in voi il pensiero, la curiosità e la voglia di continuare, anche mentre per qualche motivo, sarete lontani dalle sue pagine. A pochi giorni dalla scomparsa del suo autore, Giorgio Faletti, tutto ciò che posso dire che questo, è uno dei pochi casi in cui, quando si usa la parola grande nei confronti di qualcuno che ci ha lasciato non si esagera, e non si tratta di banale e facile ipocrisia, quell'ipocrisia che spesso, fa apparire grande qualcuno, solo dopo averci lasciato. Faletti lo era in vita è lo resterà anche nel ricordo di chi, rileggendo le sue opere, guardando i suoi film e filmati, ascoltando la sua musica, sceglierà di farlo rivivere.
lunedì 14 luglio 2014
Una notte ho sognato che parlavi
Una notte ho sognato che parlavi, racconta il legame unico è speciale che unisce Gianluca Nicoletti, giornalista italiano, al figlio autistico Tommy Quattordicenne all'epoca in cui il libro è stato scritto. Quando un libro sceglie di raccontare una storia vera, non può definirsi ne bello ne brutto ma soltanto vero, reale, concreto in ogni suo aspetto, specie se a scriverlo e chi vive in prima persona ogni vicenda narrata. A colpirmi in questo libro è la capacità e la voglia di rappresentare il quotidiano, facendolo conoscere al mondo in ogni suo più realistico aspetto, dalla difficoltà nel doversi scontrare con la burocrazia per avere un semplice cartellino per poter parcheggiare, all'oppressione che ogni essere umano non come genitore ma umanamente prova nel vedere un figlio che non riesce ad esprimere a parole come tutti ogni sua sensazione e nel doversi dedicare totalmente ad esso, quasi "sacrificando" la propria vita, senza sapere se tutto questo sarà mai compreso dall'altra parte. Quello che mi ha davvero colpito in questo racconto è finalmente la giustizia nel raccontare la disabilità nei suoi aspetti più reali, non ponendo il disabile come fenomeno al centro della società che sta a guardarne le gesta eroiche a bocca aperta ma nella realtà non sempre facile di tutto ciò che una disabilità comporta in una famiglia, per il disabile e per chi se ne prende cura, raccontando il tutto in ogni emozione, sensazione, pensiero con sincerità in ogni aspetto, difficile, mediamente facile, possibile, negativo, cercando sempre però di cogliere gli aspetti positivi ma comunque, sempre è in ogni caso reale, semplice e sincero e coerente in ogni sua sfaccettatura.
domenica 6 luglio 2014
Ho bisogno di te
Eilidh ha 35 anni, e quando perde il suo bambino prima che venga al mondo, la sua vita è sconvolta dall'impossibilità di potere ancora avere figli dopo essersi sottoposta a migliaia di tentativi per riuscirci. Mentre lei tentava invano di farcela, il marito Tom la tradiva con una collega. In più, Eilidh è costretta anche a sopportare le continue battute sarcastiche della sua famiglia che senza alcun tatto, le ricordava di quanto al contrario di lei la sorella Catrina fosse realizzata, avesse una famiglia e 4 figli da accudire. Stanca di tutto quel tentare invano e delle incomprensioni che la circondano, Eilidh decide di andarsene, per fare ritorno a GlenAvic in Scozia, il posto in cui è cresciuta e l'unico luogo in cui riesca ancora a sentirsi a casa e protetta da chi la circonda.
Libro che vi terrà incollati alle pagine fin dalle prime righe catturando la vostr'attenzione. L'autrice Daniela Sacerdoti, è riuscita a creare in chi legge, una profonda empatia con i personaggi della storia. Un libro che affronta con la leggerezza di un romanzo rosa, tematiche complesse, riuscendo a regalare la voglia di non arrendersi mai, proprio come accade per i personaggi che ne fanno parte. A mio avviso, un libro da leggere assolutamente. Intenso, profondo e al contempo leggero, bello e mai stancante o noioso dall'inizio alla fine.
Libro che vi terrà incollati alle pagine fin dalle prime righe catturando la vostr'attenzione. L'autrice Daniela Sacerdoti, è riuscita a creare in chi legge, una profonda empatia con i personaggi della storia. Un libro che affronta con la leggerezza di un romanzo rosa, tematiche complesse, riuscendo a regalare la voglia di non arrendersi mai, proprio come accade per i personaggi che ne fanno parte. A mio avviso, un libro da leggere assolutamente. Intenso, profondo e al contempo leggero, bello e mai stancante o noioso dall'inizio alla fine.
martedì 17 giugno 2014
Le cose che sai di me.
Patricia è una donna bellissima e realizzata, con un lavoro ed un marito che ama moltissimo. Modella di professione, la vita le ha donato tutto ciò che desidera e per questo si reputa molto fortunata. un giorno Patricia si reca in India per lavoro e durante il viaggio di ritorno, in aereo conosce Viviana, una donna che sconvolgerà ogni suo equilibrio, rivelandole che qualcuno vuole farle del male e la odia al punto da desiderare la sua morte.
La frase che mi viene in mente per definire questo libro, purtroppo è tutto fumo e niente arrosto... Trama accattivante, che lascia presagire un libro che dovrebbe tenere alta l'attenzione, incollando il lettore alle sue pagine. Invece quello che si prova nel leggere questo libro è una voglia di arrivare alla fine per non continuare ad annoiarsi, Un pò come un giallo nel quale si intravede sin da subito l'assassino, anche il finale fa dire immaginavo finisse così, lo sapevo. Forse sarò la prima e sicuramente una delle poche a non concordare con i pareri positivi ed entusiasmanti su questo libro. Non ho letto altri libri di Clara Sanchez eccome mi preme sempre sottolineare quando non parlo positivamente di un libro, ogni parere e soggettivo e molto personale, quindi non lasciatevi mai forviare da nessuna critica su nessun libro, film, canzone o forma d'arte in genere. Detto questo, non mi resta altro che augurarvi come sempre buona lettura!
La frase che mi viene in mente per definire questo libro, purtroppo è tutto fumo e niente arrosto... Trama accattivante, che lascia presagire un libro che dovrebbe tenere alta l'attenzione, incollando il lettore alle sue pagine. Invece quello che si prova nel leggere questo libro è una voglia di arrivare alla fine per non continuare ad annoiarsi, Un pò come un giallo nel quale si intravede sin da subito l'assassino, anche il finale fa dire immaginavo finisse così, lo sapevo. Forse sarò la prima e sicuramente una delle poche a non concordare con i pareri positivi ed entusiasmanti su questo libro. Non ho letto altri libri di Clara Sanchez eccome mi preme sempre sottolineare quando non parlo positivamente di un libro, ogni parere e soggettivo e molto personale, quindi non lasciatevi mai forviare da nessuna critica su nessun libro, film, canzone o forma d'arte in genere. Detto questo, non mi resta altro che augurarvi come sempre buona lettura!
lunedì 9 giugno 2014
Perchè il cioccolato è irresistibile? (Articolo tratto da Focus.)
I paesi che producono più cioccolato.Articolo tratto da Focus.
sabato 7 giugno 2014
giovedì 5 giugno 2014
La vendetta veste Prada.( Il ritorno del diavolo.)
Sono trascorsi ormai 10 anni da quando, Andrea Sax detta Andy, ha smesso di lavorare per run way e per quella che tutti definiscono la sacerdotessa della moda, Miranda Priestley. Di quel periodo le rimangono solo qualche incubo notturno e spiacevoli e dolorosi ricordi. Ora la vita di Andy sembra procedere a gonfie vele, sta per sposare Max Harrison, uno degli scapoli più ambiti di New york e da 3 anni assieme ad Amilhy, ex nemica erivale e adesso migliore amica e socia, ha fondato The plunge, rivista che si occupa di matrimoni di lusso. Saranno una lettera e in seguito un'allettante proposta a modificare il corso degli eventi e le vite dei protagonisti.
Chi ha amato il libro ho il film che ne è stato tratto ovvero il diavolo veste Prada, non potrà fare a meno di accostarsi con curiosità a questo libro, per poi divorarlo in pochi giorni, con la crescente attesa di sapere come finirà. Divertente e spensierato come una lettura da spiaggia ma anche intenso e in grado di far riflettere in un vorticoso mix di profondi sentimenti e decisioni difficili da prendere, questo libro saprà divertirvi, allietarvi e catturare piacevolmente la vostra attenzione, regalandovi un finale non privo di interrogativi e dubbi... Uno su tutti: Possiamo veramente fidarci di chi ci circonda?
Chi ha amato il libro ho il film che ne è stato tratto ovvero il diavolo veste Prada, non potrà fare a meno di accostarsi con curiosità a questo libro, per poi divorarlo in pochi giorni, con la crescente attesa di sapere come finirà. Divertente e spensierato come una lettura da spiaggia ma anche intenso e in grado di far riflettere in un vorticoso mix di profondi sentimenti e decisioni difficili da prendere, questo libro saprà divertirvi, allietarvi e catturare piacevolmente la vostra attenzione, regalandovi un finale non privo di interrogativi e dubbi... Uno su tutti: Possiamo veramente fidarci di chi ci circonda?
venerdì 11 aprile 2014
Il mio psicanalista si è suicidato
Quando ci rivolgiamo a qualcuno che vorremmo si prendesse cura dinoi, della nostra salute fisica o psichica, spesso siamo abituati ad immaginarlo incrollabile, sicuro di se e privo di ogni fragilità. A sfatare questo mito, ci pensa Gabriele Aprea, che con sarcasmo e ironia già dal titolo, :(Il mio psicanalista si è suicidato.) ci mostrerà una figura tutt'altro che compatta ed incrollabile. Avete mai provato a chiedervi cosa accadrebbe se improvvisamente, entrando nello studio del vostro psicoanalista fosse lui a stendersi sul lettino costringendo inevitabilmente voi a restare dall'altra parte della scrivania? Se ad un certo punto fosse lui a decidere di mettersi a nudo raccontando a voi la propriavita permettendovi di scoprire una personalità estremamente fragile e problematica? Questo libro si propone in poche pagine e con una lettura fluida e divertente, di far comprendere come anche un medico prima di essere tale è un uomo che come tutti dunque è spesso fragile, triste, impaurito e solo davanti alle difficoltà della vita e non sempre anche chi dovrebbe almeno per la professione a cui è chiamato/a riesce a reggerne il peso, non perdendo tuttavia la voglia, ne la capacità di curare, ma prova solo la momentanea difficoltà di perdersi in sestesso e nella sua vita di essereumano, anche perchè, come direbbe Yung:" -solo il medico ferito può guarire."
lunedì 17 febbraio 2014
io non tollero.: 77 VOLTE MAX: i 7 motivi per cui è il più grande c...
io non tollero.: 77 VOLTE MAX: i 7 motivi per cui è il più grande c...: Sono troppo fan di Max per non seguire l'impulso di postarlo sul mio blog non appena finito di leggere... Grazie a chi lo ha scritto, permettendomi a mia volta di condividerlo.
Sento che è venuto il momento per me di fare un tributo come si deve al più grande dei grandi, al primus inter pares, al Poeta. Sto par...
Sento che è venuto il momento per me di fare un tributo come si deve al più grande dei grandi, al primus inter pares, al Poeta. Sto par...
giovedì 13 febbraio 2014
Guarire ridendo
Questo libro, scritto da Iacopo fo, può a mio avviso, essere interpretato attraverso 2 differenti chiavi di lettura. Se il vostro atteggiamento verso il mondo e la vita in generale vi identifica con ciò che leggerete perché riterrete di averlo sempre adottato, allora questo libro potrà come dice lo stesso autore, non aggiungere niente di nuovo o di diverso a quello che già sapete, anzi potrete a tratti trovarlo un po' scontato, e avrete la sensazione di ritrovarvi a leggere una serie di luoghi comuni, che alla fine della lettura però, vi trasmetteranno comunque l'idea di un bel libro, ironico, divertente ma anche capace di indurvi a riflettere e dunque introspettivo. Se al contrario nello scorrere queste pagine vi renderete conto che il vostro atteggiamento verso il mondo è totalmente differente da ciò che state leggendo allora be... Se possa apparirvi bello o brutto resterà comunque soggettivo ma se siete persone aperte al cambiamento, a diversi modi di vedere oppure se ne leggerlo riterrete che pur pensandola diversamente fino al momento in cui non avete aperto il libro quest'ultimo possa contenere delle verità, vi potrà anche essere utile a cambiare degli schemi forse rigidi, ad ottenere differenti modi di vedere le cose o semplicemente, un punto di vista diverso dal vostro. In ogni caso, qualunque sia il vostro atteggiamento verso il mondo, di qualsiasi entità siano i vostri schemi, rigidi o un tantino più flessibili... Leggetelo!
martedì 21 gennaio 2014
Potevate anche dirmelo
Elena Salvini ha 30 anni. Per ogni donna 30 anni sono una sorta di bilancio su ciò che si è fatto e che si vorrebbe ancora realizzare. In maniera ironica e divertente, Enrica Aragona racconta in questo libro le vicissitudini di chi ormai grande, forse non lo è mai troppo per sentirsi inadeguato/a, impaurito/a, sovracarico/a di fronte alle responsabilità che la vita ci chiama ad affrontare e nei confronti delle talvolta mancate aspettative che gli altri pongono su di noi, e noi su noi stessi/e. Libro che parte in sordina, con un ritmo ironico, scorrevole e fluido, ma senza troppi colpi di scena che invece, il lettore scoprirà restandone piacevolmente e inaspettatamente sorpreso nel corso della lettura. Libro che consiglio di leggere in modo particolare alle donne e soprattutto, a chi, giunta a questa fatidica età, potrà rispecchiarsi in maniera più totale rispetto agli altri. Buon libro anche per gli uomini che in qualche modo, abbiano voglia di conoscere e accostarsi con ironia l'universo femminile.
lunedì 13 gennaio 2014
Luisito
Anselma è un'anziana maestra in pensione che in una sera come tante, mentre getta i suoi rifiuti, dal cassonetto sente provenire degli strani mugolii troppo differenti da quelli di un neonato, che ormai troppo spesso passadal calore della placenta al sacchetto di un supermercato fino a giungere in un cassonetto, come pensa la stessa Anselma nell'udire quei mugolii. Quando sta per allontanarsi però, il mugolio fa ancora sentire il suo strano suono e così, la donna si avvicina ancora, fino ha scorgere le piume di un pappagallo che deciderà di prendere con se, chiamandolo Luisito. Susanna Tamaro che ancora una volta si rivela una brava scrittrice per il suo modo fluido e piacevole di raccontare e far vivere al lettore le vicissitudini dei suoi personaggi, in questo libro sottolinea come, spesso gli animali possano diventare una nuova ragione di vita per gli esseri umani, che troppo facilmente dalla vita si lasciano abbattere e piegare. Luisito è una storia d'amore, un amore sincero e puro, ben diverso e purtroppo distante, da quello che gli esseri umani sono in grado di provare, perchè gli animali, come dice Anselma soffermandosi ad analizzare questa parola, si chiamano e sono animali, in quanto possessori di un'anima che spesso l'essere umano non possiede o dimentica di possedere. O almeno, non allo stesso modo ne con lo stesso interesse nel donarsi e nel donare il proprio amore incondizionato. e privo di qualunque forma di ipocrisia o tornaconto.
mercoledì 8 gennaio 2014
La principessa di ghiaccio
Il libro si apre con il ritorno a Fjallbacka, ridente località balneeare svedese di Erica Falck, scrittrice di successo che adesso vive a Stoccolma. Erica si imbatterà casualmente nel ritrovamento del cadavere di Alexandra, sua amica di infanzia. La storia e la trama prometono bene, o forse solo la trama che inizialmente spinge il lettore ad avvicinarsi con curiosità al libro che a dispetto di quanto la trama voglia far credere, per le sue prime 100 pagine o forse oltre, scorre in maniera troppo lenta tanto da apparire a tratti noioso. Dall'autopsia sul cadavere di Alexandra, emergerà che non si è trattato di suicidio ma è stata assassinata. Sarà questo particolare ad animare il lettore, a risvegliare la sua curiosità e a spingerlo fino alla fine per conoscere l'inaspettato assassino. Come spesso capita ad un libro il cui ritmo si svolga lentamente per buona parte del suo inizio, a farsi avvincente , veloce e ricco di colpi di scena e il finale e la parte che lo precede. In sostanza è un buon libro, lettura spensierata e rilassante ma non dalle sue prime pagine. in oltre, troppi personaggi e dunque troppe trame intricate da districare, troppi nodi familiari da sciogliere. Bella anche la storia d'amore che fa da contorno al libro e che presto si rivelerà importante per tutto il seguito, trattandosi di una saga che attualmente è giunta al suo quinto capitolo e il sesto atteso per marzo 2014. Se dovessi dare un voto al libro darei un 6 pieno ma considerare Camilla Lackberg maestra del noir per questo primo capitolo della saga, mi sembra un po azzardato e devo dire, che pur avendo anche gli altri 4, non so ancora se li leggerò, proprio a causa del fatto che solitamente, uno scrittore tende a mantenere il suo stile dunque, c'è da aspettarsi che ci si ritroviin altri libri conditi da miriadi di personaggi, intrighi e trame complesse in cui immergersi per essere snodate e forse, un primo capitolo basta e avanza, senza addentrarsi troppo in tutto il resto della saga. Consiglio comunque questa lettura perchè leggere è sempre una bellissima cosa è perchè, per quanto gli altri possano dare le proprie soggettive opinioni è giusto che sia chi leggerà questa personale recensione ha farsi una propria idea, per poi decidere anche se continuare o meno a leggere gli altri capitoli che compongono la saga, o se invece scegliere di fermarsi a questo primo libro.
Iscriviti a:
Commenti (Atom)