lunedì 30 dicembre 2019

la misura del tempo

Quando Jacopo Cardace viene accusato dell'omicidio di Cosimo Gaglione, la madre Lorenza, decide di chiedere aiuto ad una sua vecchia conoscenza del passato, l'avvocato Guido Guerrieri. La misura del tempo, è un libro che insegna, senza la pretesa di farlo, forse anche inconsapevolmente. Insegna che si dovrebbe avere il coraggio di morire giovani, lasciando un obiettivo, un talento, qualsiasi cosa quando ci rendiamo conto che non ci soddisfa più. Insegna che i problemi, si possono risolvere anche grazie alla filosofia. Insegna in un'ottica shakespeariana, che al dolore visogna sempre dare delle parole, per evitare che sussurri al cuore di spezzarsi. Tra riflessioni intense e dense sulla vita e non solo, e il processo a Jacopo dove l'autore intercalerà il lettore in tutto e per tutto, non risparmiando tecnicismi che a volte possono annoiare ma che nel complesso non dispiacciono, anzi aiutano a capire e dare maggiore senso a tutta la storia. Il libro è piacevole e instilla nel lettore la voglia di proseguire per capire, in un'altalenarsi tra un senso di giustizia e ingiustizia per ciò che legge, per come si svolgono i fatti etc. Credo che l'autore, Gianrico Carofiglio, non abbia nulla da invidiare alla letteratura straniera che si occupa di questo genere, un libro da leggere per gli amanti dei gialli e per chi non disdegna conoscere un po' come si svolgono i processi e la legge.

martedì 12 novembre 2019

I leoni di Sicilia

Quando nel 1799 i fratelli Paolo e Ignazio Florio decidono di lasciare Bagnara in Calabria per trasferirsi a Palermo in cerca e con la speranza di un futuro migliore, non immaginano certo che le loro attività in diversi campi, cresceranno al punto da lasciare un segno indelebile nella storia dell'Italia e naturalmente, della Sicilia in particolare. Stefania Auci ci regala una storia di fragilità e resilienza, caparbietà e lotta, per emergere da quello stato, quel limbo per cui e in cui, per quanto ci si possa provare fino allo stremo, per molti si rimane sempre facchini, il cui sangue puzza di sudore, gente arricchita, che non sarà mai nobile etc. Un libro meraviglioso, un gioiello il cui finale però si sgonfia, lasciando al lettore un senso d'incompiuto, seppur con la consapevolezza che non ci potevano essere finali diversi. Apprezzabili e molto ben fatti i cenni storici che si dipanano in tutto il racconto, mentre invece, quando il libro si addentra troppo negli affari, risulta un po' noioso, ma nonostante tutto, imperdibile e assolutamente da leggere, anche per venire a conoscenza di questa meravigliosa storia fatta di forza, fragilità e coraggio.

giovedì 26 settembre 2019

km 123

Quando il cellulare di giulio, dopo essersi risvegliato da un brutto incidente d'auto si riaccende, e per recapitare i messaggi della sua amante, Ester. La moglie, inizierà così come una perfetta detektive, a mettersi sulle tracce di Ester, cercando e ottenendo, anche la rovina economica di Giulio. Il libro è un crescendo di tensione e situazioni, fino ad un inaspettato colpo di scena. Andrea Camilleri ci regala un breve giallo godibile e piacevole, ma ad impreziosirlo ulteriormente, sono le perle storico culturali, dedicate al giallo italiano, a partire dal suo nome e dai suoi esordi. Lontano dalla Sicilia e dallo storico montalbano, in quanto il libro è ambientato a Roma con accenni Milanesi, Camilleri dimostra nel caso in cui ne avessimo bisogno, di sapersi cimentare in qualunque cosa e contesto, decida di regalarci la sua scrittura e cultura.

domenica 15 settembre 2019

Il commissario Ricciardi

Se come la sottoscritta, ci si approccia al commissario Ricciardi per ultimo, cioè dopo aver letto tutti gli altri personaggi di Maurizio De giovanni, nell'affrontare la non facile vita di Ricciardi, si resta spiazzati, anzitutto per le atmosfere cupe e molto più opprimenti, imposte dall'epoca in cui i racconti si svolgono, siamo negli anni 30, in pieno periodo fascista. Anche i segreti di Ricciardi però, contribuiscono a infondere e diffondere questa sorta di tristezza che permea i libri che lo vedono protagonista, egli infatti, vede i cadaveri, spesso orribilmente mutilati, gli si presentano ovunque si trovi, o qualunque cosa faccia, ad esempio anche mentre passeggia, se passa da qualche parte in cui è avvenuto un incidente, sente le ultime parole dette da quella gente prima di morire, etc. Questo gli impedisce di avere o anche solo di pensare, ad una vita serena, non ha mai avuto amici, è segretamente innamorato di Enrica la sua dirimpettaia, che ogni sera si limita a guardare dalla finestra della sua camera, i colleghi lo temono, ma al contempo lo evitano, pensando porti male; a fare eccezione sono il brigatiere Maione e tata Rosa, che vive con lui fin dalla sua infanzia. nonostante le atmosfere che lo rendono pesante, le crude e dirette descrizioni di cadaveri etc, i racconti sono profondi, il lettore resta incuriosito dalle vicende amorose del commissario, si chiede se nella sua vita ci sarà spazio per un po' di luce in ogni contesto, non solo quello affettivo, e a conclusione di ogni racconto, viene lasciato ampio spazio per riflessioni profonde e intense, di cui tutti i libri sono intrisi. Interessante sarà capire, come tutto questo verrà trasposto in tv, grazie alla fiction che ne è stata tratta con Lino Guanciale nei panni del commissario Ricciardi, che potremmo vedere in tv nei prossimi mesi.

venerdì 5 luglio 2019

La verità sul caso harry quebert

Marcus Goldman è un giovane scrittore, che il suo primo libro ha reso molto celebre. Quando però il suo editore e il suo nuovo contratto gli impongono scadenze veloci e necessarie per la stesura del suo secondo libro, Marcus incorre nel famoso blocco dello scrittore. Chi meglio del suo migliore amico e mentore, non che suo ex professore universitario Harry Quebert, divenuto il più celebre scrittore d'America prima di lui potrà sbloccarlo da questempasse? Quando Marcus accetterà l'invito di Harry ad andarlo a trovare, egli scoprirà per la prima volta, i segreti che avvolgono il passato della vita di Harry. Un libro complesso, sconvolgente e coinvolgente, ricco di spunti, diverse verità e soluzioni si alterneranno, dando al lettore la sensazione che pagina dopo pagina, ogni nuova verità sia quella giusta, per essere poi stravolta un secondo dopo. Un libro intenso e denso di emozioni, da leggere tutto dun fiato, dal quale sembra impossibile staccarsi. Anche la serie televisiva che ne è stata tratta, non stravolge la trama, si attiene perfettamente ad essa, coinvolgendo e conducendo per mano lo spettatore nei meandri della storia, fin dai suoi primi minuti.

giovedì 27 giugno 2019

Che Dio perdona a tutti

Arturo ama i dolci, le pasticcerie, in cui si rifugia sempre, e tutto ciò che li riguarda, in particolare non resiste agli shu, bignè alla ricotta di cui è ghiotto. Un giorno per caso, in una pasticceria incontra Flora, capisce subito che è la donna della sua vita, in quanto è la sola con la quale può condividere instancabilmente la sua passione anche perchè, Flora ha una pasticceria. Dopo pochi mesi, iniziano una convivenza, tutto va alla grande ma Arturo, non è religioso come Flora vorrebbe, a quel punto, per farla contenta, il ragazzo decide d'impegnarsi per tre settimane, seguendo correttamente i dettami della religione. un libro che con ironia e profondità, ci guida nei meandri più torbidi della fede, della religione, quando questa viene professata per comodo e non per vera credenza. Un libro comico che fa anche riflettere, e alla fine piangere, e che lascia nel lettore un senso di ingiusta amarezza, per tutto quello che non va sempre come dovrebbe. La capacità di Pif, è stata quella di parlare di serietà in modo ironico e comico, intelligente e maturo, leggero e profondo. UN LIBRO CHE MERITA ASSOLUTAMENTE DI ESSERE LETTO, MA SOPRATTUTTO COMPRESO.

domenica 2 giugno 2019

Il principe della nebbia

Maximilian Calber, un onesto orologiaio decide di portare la sua famiglia lontano dalla guerra, trasferendola in una casa vicino la spiaggia, in una città intrisa di misteri e segreti sepolti da anni, che si dispiegheranno pian piano, portando il lettore nelle atmosfere intrise di curiosità quasi horror, a cui Zafon ci ha abituati. ciò che però caratterizza questo libro, sono anche la tristezza e le atmosfere più cupe del solito, che unite alla giovane età dei protagonisti e un finale eccessivamente drammatico e ingiusto, rendono il tutto più pesante e difficile da digerire. Il libro fa parte di una trilogia, che però non invoglia almeno a parere di chi scrive, a proseguire con gli altri due racconti anche perchè, si basano su personaggi e fatti differenti, pur mantenendo la stessa linea narrativa fatta di segreti e misteri. Se poi, si è letto prima qualche altro libro di Carlos Ruiz Zafon, in questa lettura si riscontreranno molte analogie nel modo di narrare e concepire i personaggi di questo autore, , che resta uno degli scrittori spagnoli migliori e più autorevoli del nostro tempo.

mercoledì 15 maggio 2019

Sara al tramonto

Sara ha i capelli grigi, non porta i tacchi, vestiti anonimi e non si trucca. Sara, che desidera apparire invisibile agli occhi del mondo. Dopo aver lavorato per più di 30 anni come poliziotta alla squadra che si occupa delle intercettazioni, dopo aver ascoltato tanto e troppo, sara e stanca, spenta, decide di andare in pensione per seguire con costanza e dedizione la malattia di Massimiliano, suo capo e collega, di cui anni prima, si era perdutamente e follemente innamorata, al punto da abbandonare marito e figlio, Giorgio, che allora aveva sette anni, non la perdonerà mai per questo doloroso abbandono, quando madre e figlio potrebbero riabbracciarsi però, è troppo tardi. La penna di Maurizio Degiovanni, ci regala un altro personaggio, arguto, intelligente, saggio, speciale, anche se apparentemente insignificante e anonimo. trame intricate e intriganti, sconvolgenti e commoventi, intrisi di personaggi apparentemente diversi ma complementari, Sara al tramonto e il sequel le parole di Sara, lasciano intravedere e presagire nuovi capitoli e personaggi per una serie tutta da emozionare e coinvolgere, al pari degli altri grandi personaggi a cui Degiovanni ci ha ormai abituati.

venerdì 12 aprile 2019

Fiori sopra l'inferno

Una serie di omicidi con i volti delle vittime orribilmente mutilati, sconvolge la piccola e bigotta comunità di Travenì, dove tutti si conoscono e proteggono, rendendo dunque difficile la ricerca di un colpevole; per trovarlo, il commissario Teresa Battaglia, la sua squadra a cui da poco si è aggiunto un nuovo e giovane elemento, l'ispettore Massimo Marini, dovrà scavare a fondo, fisicamente ed emotivamente, nei meandri e tra i segreti che quel piccolo borgo custodisce gelosamente. Un libro a tratti duro, crudo e difficile da digerire, ma anche delicato e intriso di umanità. Ilaria Tuti Sconvolgerà e avvolgerà il lettore in un abbraccio umano, crudele e spietato di contrastanti sentimenti, emozioni e sensazioni, che si dispiegheranno pagina dopo pagina. Il libro parte con una grande carica, che tuttavia si affievolirà un po' verso il finale, rendendolo quasi facile alla comprensione di chi legge, o almeno questa è stata la sensazione a parere di chi scrive sapientemente delineati gli aspetti psicologici con i tratti caratteriali dei personaggi, e gli avvenimenti che li hanno caratterizzati. Degne di nota,anche le similitudini con altri triller, Faletti in primis, ma questo non toglie bellezza e curiosità a questo piacevole e scorrevole giallo.

venerdì 22 febbraio 2019

Nei silenzi delle parole

La vita è straordinaria per la sua imprevedibilità, di colpo un giorno come tanti può trasformarsi in qualcosa di meraviglioso e indelebile. Lo sanno bene Sophie e Gabriel, quando in un giorno qualunque, i loro sguardi si incrociano nella basilica di mon matr a Parigi. Da quel momento, parlano dapprima attraverso i silenzi delle parole, e quando decidono di conoscersi, tutto diventa sublime e hanno la piacevole sensazione di toccare il cielo con un dito ma, si sa che spesso, quando si vola in alto, se si cade, ci si fa molto male; ma la vita, fatta anche di seconde occasioni, può consentire ritrovi e ripensamenti, niente è mai assoluto. Un libro profondo, delicato nella scrittura, attraversa l'anima con pennellate di autentica, a tratti dura, diretta sincerità, nella profondità dei dialoghi, dei sentimenti, dei silenzi che lo compongono. Denso e intenso di colpi di scena fino alla fine, che culminerà in un finale commovente e per certi versi inaspettato. Intriso di leggerezza ma non leggero, un romanzo rosa ma profondo e godibile, da leggere tutto dun fiato. Ringrazio l'autore Giuseppe Mancini per avermi permesso di conoscerlo, e commentarlo insieme.

domenica 17 febbraio 2019

La bambina nel buio

16 agosto 1985, Paolo e Manuela Zanca, ricchi imprenditori molto snob, si apprestano a festeggiare sfarzosissimamente i loro 20 anni di matrimonio con i loro amici, più ricchi e soprattutto più snob di loro. Le feste alla villa del terraglio in Veneto, sono due, una per gli adulti, e una per i bambini con tanto di dj. Al termine dei festeggiamenti però, Moreschina, figlia undicenne dei padroni di casa, scompare nel nulla e le ricerche in ogni dove e fatte da chiunque, non porteranno a nessun risultato. Nel 2017 Emma, una ragazza inglese con un passato non facile alle spalle e una vita da ricostruire, su consiglio della madre va a trovare il conte Briani a Venezia, vecchio amico dei genitori. emma conoscerà il commissario Alfio Mancuso, con il quale oltre ad un sentimento nascente, proveranno a fare luce sulla vicenda della bambina scomparsa, che trent'anni prima sconvolse e travolse gli Zanca. Il libro, scritto da Antonella Boralevi, si può definire tenero nei confronti di un sentimento che nasce e sboccia pian piano, ma anche duro, crudo, diretto, sconvolgente e brutto per tutto ciò che nasconde e rivela, come quell'odore di marcio e stantio che travolge e avvolge le stanze dei ricchi, a cui uno dei personaggi fa riferimento. Parole arzigogolate e descrizioni eccessive, dettagli troppo minuziosi in cui il romanzo indugia, lo rendono a tratti noioso ma, se si ha la pazienza di superare le 100 pagine, si subodorano gli iuntrighi e viene voglia di continuare. Non è un libro che consiglierei a chiunque, perchè ciò che le sue pagine scoprono e rivelano pian piano, è angosciante e difficile da digerire, per quanto se si accende un qualunque canale televisivo, si viene costantemente inondati da un certo tipo di notizie. Da un romanzo ci si aspettano misteri, intrighi, ma anche sorrisi, relax e distenzione, specie al termine di giornate difficili o in periodi complicati e se prendete in mano questo libro, scordatevi la leggerezza per lasciare spazio all'ansia e all'inquietudine crescenti, che lo caratterizza dalle sue prime pagine.

lunedì 4 febbraio 2019

La ragazza nella nebbia

Nella notte in cui tutto cambiò per sempre, Il dottor Flores, psichiatra di Avechot, riceve una telefonata, che lo costringe ad uscire di casa e immergersi nella nebbia di quella sera angosciosa. Va a parlare con Vogel, il detective che qualche mese fa si era occupato della scomparsa di Anna Lou Castner, sedicenne sparita nel nulla il 23 dicembre, mentre si recava ad un incontro in chiesa. Donato Carrisi illustra sapientemente, in maniera dinamica e coinvolgente, il tritacarne mediatico che caratterizza i giorni nostri, con il bisogno di apparire a tutti i costi e la spettacolarizzazione del dolore. Una trama inizialmente lenta dai risvolti sconvolgenti e inaspettati che si sveleranno pian piano, e che porterà il lettore a chiedersi: fin dove si è disposti ad arrivare per apparire ed emergere? Un triller denso e intenso, che vi farà provare un potente senso d'ingiustizia, per ritrovarvi sconvolti e sgomenti nel constatare il nascere della follia che avanza.

venerdì 25 gennaio 2019

La scomparsa di Stephanie Mailer

Orphea 30 luglio 1994 in questa data, il sindaco e la sua famiglia vengono trucidati nella loro abitazione e a pochi passi, Megalin, una ragazza che faceva jogging, fa la stessa fine. Il caso viene risolto da due giovani e ambiziosi poliziotti, Jesse Rosemberg e Dereck Scot. 30 luglio 2014, Jesse Rosemberg, capitano di polizia detto cento per cento perchè ha risolto abilmente ogni suo caso, si prepara con onore a godersi il meritato pensionamento ma, durante i festeggiamenti per questo lieto evento, viene avvicinato da StePhanie Mailer, una giornalista che, apostrofandolo capitano 99 per cento, gli rivela che il caso del 1994, non è stato risolto. Stephanie però, non avrà modo di rivelare a Rosemberg cosa l'abbia portata a queste conclusioni, ne di metterlo al corrente delle prove raccolte per avvalorare questa tesi perchè, dopo pochi giorni il loro incontro, Stephanie sparirà nel nulla senza lasciare tracce. Immergendosi nei fantasmi del passato e nei propri, Rosemberg, Dereck, e la loro nuova collega, il vice comandante Anna Canner, torneranno a Orphea, per indagare nel quadruplice omicidio del 94, per capire perchè Stephanie Mailer sia scomparsa e se a distanza di 20 anni, tutti i fatti sono collegati tra loro. In un coinvolgente triller a ritmo serrato con le giuste pause, che sveleranno ogni cosa al momento opportuno, componendo pian piano ogni tessera del mosaico, il lettore viene avvolto e coinvolto dall'abbraccio adrenalinico e a tratti inquietante di queste avvincenti pagine da leggere tutte dun fiato. Un libro entusiasmante e denso di colpi di scena, che si carica e carica il lettore fino alla fine, per fermarsi però su un finale tiepido seppur bello.

sabato 5 gennaio 2019

l'ultima volta che ti ho vista

Mckenna right sbarca il lunario come giornalista, in cerca di uno scoop, dopo aver mandato in fumo la sua carriera da assistente procuratore in tribunale; la ghiotta occasione di uno scoop le si presenta quando, una misteriosa donna in metropolitana salva un adolescente da una caduta sui binari, sollevandolo di peso pochi attimi prima che giunga il treno. Tutti si mettono sulle tracce di quest'eroina ma Mckenna, riesce ad avere un video del salvataggio e, nonostante le immagini siano sgranate e poco nitide, Mdkenna riesce a puntare un fermo immagine sul viso della donna per poterlo guardare meglio; Alla visione di quel volto Mckenna trasale, sicura che si tratti di Susan outman, la sua migliore amica e coinquilina universitaria, scomparsa 10 anni prima senza lasciare traccia e che tutti hanno sempre creduto morta, ma che Mckenna ha sempre pensato e sperato fosse viva, non essendosi mai capacitata dell'improvvisa e misteriosa scomparsa di Susan, sparita nel nulla senza alcuna ragione. Mckenna si metterà sulle tracce di quella donna in una compulsiva e quasi ossessiva ricerca, mettendo in pericolo anche se stessa, la sua vita e quella di chi le sta intorno, come il marito Patrick, anchegli vecchio amico di Susan prima di Mckenna. Nonostante l'eccessivo districarsi tra momenti di tensione mozzafiato e pause narrative, il libro riesce a coinvolgere e destare gran curiosità nel lettore, per lo svolgersi degli eventi e il loro epilogo. Il finale, a confronto dell'adrenalina e la curiosità innescate in tutto il libro, appare pallido e smunto, un po' come l'improvviso sgonfiarsi di una torta appena uscita dal forno. La storia nel suo insieme appare comunque molto godibile e avvincente, peccato solo il progressivo rallentare fino ad un finale che avrebbe potuto regalare molto di più, nonostante finisca bene. Uno spumante che non fa il botto!

venerdì 4 gennaio 2019

Frammenti di lei

Andrea sta festeggiando con la madre Laura il suo ventunesimo compleanno pranzando nel ristorante di un centro commerciale quando, si avverte una sparatoria, in poco tempo, Andrea si rende conto che ad essere nel mirino dell'attentatore c'è proprio sua madre, che con freddezza, si sfila un coltello che le era rimasto conficcato in mano, e uccide come se fosse una cosa di tutti i giorni, il ragazzino che poco prima le stava puntando una pistola o in alternativa, cercava di accoltellarla. Cosa spinge una tranquilla logopedista cinquantaquattrenne come Laura, a trasformarsi in una delle + fredde, feroci e spietate assassine? cosa nasconde il suo passato? Andrea farà di tutto per scoprirlo, intraprendendo un lungo viaggio alla ricerca delle origini e del passato di sua madre. Il libro si presenta bello e scritto molto bene ma, l'intrico eccessivo di personaggi e fatti da sciorinare, lo fanno apparire a tratti noioso e poco comprensibile, diciamo che i pezzi appaiono difficili da ricomporre e far quadrare. Nel complesso, la storia desta nel lettore una buona dose di coinvolgimento e curiosità, spingendolo ad arrivare fino infondo, a tratti divorarlo per comprenderne l'epilogo. Personalmente non lo rileggerei, ma da divoratrice di libri sono contenta di averlo letto e, trattandosi di un parere soggettivo e personale, mi sento tutta via di consigliarlo.